“Oggi scambiamo i diritti con i delitti e mortifichiamo il valore della vita”
Filippo Maria Boscia sulle parole del Papa per i medici abortisti
“Oggi scambiamo i diritti con i delitti e mortifichiamo il valore della vita. Il Papa ha ragione”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il professor Filippo Maria Boscia, Presidente Nazionale dei Medici Cattolici che commenta le dure parole di Papa Francesco sull’ aborto pronunciate in volo di ritorno dal viaggio in Belgio e Lussemburgo.
Professor Boscia, il Papa nella tradizionale conferenza stampa in aereo sul tema aborto è stato chiaro e ha avuto parole piuttosto energiche persino sui medici che lo praticano definiti “sicari”. Che ne pensa?
“Condivido totalmente quello che ha detto il Papa e aggiungo che queste cose, elementari per un cattolico, vanno detto nelle piazze, in pubblico e non solo affidate alla mediazione dei giornalisti. In ogni caso, il Pontefice è stato onesto, coraggioso e rispettoso della dottrina cattolica. La vita è un dono prezioso e noi non ne siamo proprietari, ma amministratori”.
Che cosa sta accadendo?
“Che nel tempo del lassismo etico in cui tutto sembra permesso, si stanno scambiando erroneamente i delitti, perchè tale l’aborto è, un omicidio, con i diritti. E’ la mentalità dell’usa e getta. La sera prima fai i comodacci tuoi, usi il corpo in modo irresponsabile, trasformi il sesso in una occasione di edonismo giulivo, nessun problema: poi ricorri all’ aborto e fai fuori un innocente. Sento in clinica tante donne che mi dicono: ho fatto una IVG, senza neanche rendersene conto. Quando io domando: signora, lei ha abortito, IVG sta per interruzione volontaria di gravidanza, rispondono: ho fatto pulizia nell’ utero. Vi rendete conto dove siamo arrivati?”.
Che cosa sta accadendo?
“Che manca chiarezza ed invece va fatta a 360 gradi, politico incluso. I cosiddetti politici cattolici dove sono quando si tratta di votare o affrontare questioni del genere? Fanno finta di girarsi dall’ altra parte, hanno paura di perdere voti. E siccome la democrazia è fatta sul consenso e sul voto e alla cabina elettorale vanno anche le femministe, ecco l’atteggiamento tiepido, di compromesso e persino complicità. A me questo non interessa, mi chiamino arretrato, ma non ho paura ad affermare queste cose. La libertà non è infinita e bisogna avere il coraggio di dire basta all’ edonismo sessuale giulivo che porta a questi risultati. La sessualità ci è stata donata, ma va usata in modo responsabile e con saggia continenza. Vale anche per gli uomini. Non è detto che ogni volta che al marito o al fidanzato viene in testa, anche ogni giorno, pretenda relazioni sessuali dalla donna. In poche parole se mangio ogni giorno carne, fa bene di tanto in tanto cibarsi di legumi. Alle femministe dico che il rispetto della donna passa dalla sapiente continenza dell’uomo”.
Un tempo nel quale se ne vedono e sentono di tutti i colori…
“Non è da dubitarne. La vita ormai vale zero, si pensa che nel nome di una sfrenata libertà si possa fare quello che si vuole, tanto poi ci sta l’aborto. Tutti siamo giustamente turbati dalla vicenda di quella ragazzina che ha abortito e seppellito i figli. Un fatto orribile, ma credete che le altre che abortiscono siano migliori? Non uccidono anche loro e nessuno si scatena così aspramente nel giudizio?”.
Il Papa ha detto che i medici che praticano l’aborto sono sicari…
“Ha usato il termine corretto. Chi uccide a pagamento o dietro mandato è un sicario. Sono parole forti, che fanno male, ma esatte. Lo ripeto, vanno pronunciate sempre e nelle piazze, con chiarezza e non solo affidate alla mediazione giornalistica. Ma il Papa è stato chiaro e netto, ha detto cose sagge. Ora sarà attaccato”.
Che fare?
“In un momento storico nel quale tutto sembra permesso, è fondamentale cercare di recuperare il senso della responsabilità nella sfera sessuale. Le femministe dicono che il corpo è loro e ne fanno quel che vogliono. Quando ero giovane ci dicevano: siete scostumati. Poi ho capito il significato, si intendeva letteralmente senza costumi, indecenti nel vestire. Ecco, non entro nelle questioni di moda e ciascuno si senta libero di vestire come vuole, ma non sarebbe male nelle donne un vestiario maggiormente aderente ai costumi, cioè non incline ad una idea di libertà sfrenata e senza limiti che scatena assurdi e sbagliati appetiti sessuali. Anche in questo occorre misura, educazione, buon senso e rispetto della vita. Lo ribadisco e non ho paura a dirlo: l’aborto è un omicidio e il medico che lo pratica va contro l’etica della nostra missione che è guarire, dare vita e non morte. Qui stiamo mettendo in pericolo persino il sacrosanto diritto alla obiezione di coscienza”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 3 Ottobre 2024