Cultura e Spettacoli

Olga, madre implacabile

La storia della drammaturgia rigurgita di figure malvagie. Nel novero di queste desolanti figure, pur non ‘vantando’ la statura di una Medea, la fregola sanguinaria di Lady Macbeth o la minuzia di Elise (il personaggio della madre ne  ‘Il pellicano’ di Strindberg), figura la signora Olga, l’attempata protagonista di ‘Mai stata sul cammello?’, di Aldo Nicolaj. All’apparenza è un’acciaccatissima ultranovantenne, in realtà Olga nasconde sotto la buccia remissiva una natura infelice : è prepotente, plagiaria, invadente, cinica, falsa, paziente e inesorabile. Un mostro. Olga non si scompone mai, le sue armi sono il ragionamento a tela di ragno e la lingua, più tagliente di un bisturi. Alla fine mette nel sacco tutti : giovani e post-maturi. Con la differenza che Iris, la fresca badante, resta invulnerabile all’influsso malefico della padrona di casa, mentre la povera Elsa, la figlia matura, resterà zitella a vita, succube e servitrice di questa madre rapace. Il punto di forza di questo testo è nell’intuizione ‘profetica’ – il testo è andato in scena nel 1996 – che il tradizionale contrasto genitori figli sarebbe andato incontro a una sorta di mutazione genetica. Chi mai, anche solo negli anni settanta, avrebbe immaginato che tale contrasto si sarebbe spostato in avanti di vent’anni, sicché ora milioni di figli già invecchiati devono gestire genitori decrepiti? E ancora meno immaginabile era l’accodarsi a questo duo di sofferenti-insofferenti di una terza fascia generazionale, quella della badanti. Ciò rende il personaggio di Olga personaggio ben più complesso di quello dell’anus, il tradizionale ‘vecchio’ della commedia latina, figura che attraverso molti luoghi comuni è approdata pressoché invariata all’era moderna. E tanto spiega pure la necessità del ricorso a interpreti di talento. E’ il caso di Tina Tempesta, che nell’ultimo fine settimana ha lasciato il segno al Nuovo Abeliano. Diretta dalla mano sicura di Vito Signorile, a suo agio all’interno di una scena ariosa, sostenuta da impagabili compagne di scena (Antonella Genga e Stefania Bove), la Tempesta ha fornito un contributo importante alla consacrazione di un testo che ad ogni allestimento si conferma tra i migliori degli ultimi trent’anni. Prossimi appuntamenti al teatro di via Padre Kolbe : – domenica 5 marzo (h 17:30 e 18:30) per la rassegna Ragazzi, sarà in scena ‘La bella addormentata’ ; drammaturgia di Mario Fracassi, Flavia Valoppi e Alessio Tessitore ; con Flavia Valoppi e Alessio Tessitore ; regia di Mario Fracassi (compagnia Florian Metateatro). – sabato 25 febbraio (h 21:00) e domenica 26 febbraio (h 18:00), per la Rassegna Teatri di Bari, sarò la volta di ‘Miseria e Nobiltà’ ; riduzione e regia di Michele Sinisi (compagnia Elsinor Centro di Produzione Teatrale).

Italo Interesse


Pubblicato il 22 Febbraio 2017

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