Cronaca

Olivieri: “Il ritiro di Petruzzelli ha gettato un’ombra di opacità sulla competizione”

Giacomo Olivieri, di Realtà Italia, è l’avversario politico di Antonio Decaro in queste primarie del centrosinistra barese, che si svolgeranno il 23 febbraio. Il suo programma, definito un manuale di istruzioni, è principalmente incentrato sul welfare e sui problemi sociali. Tra le proposte illustrate c’è quella dei supermercati sociali, un nuovo modello di welfare, al servizio dei cittadini più indigenti, al cui interno i baresi potranno acquistare prodotti di prima necessità, pagando con ore di lavori socialmente utili. O ancora, la realizzazione di una multisala del teatro, che aiuti soprattutto i piccoli teatri baresi, alla luce dei recenti avvenimenti. Una vera e propria “casa della recitazione” con sale per gli spettacoli e spazi idonei ad ospitare laboratori per attori, costumisti, truccatori, autori. Ma, nell’ottica della cultura, è anche indispensabile valorizzare le collezioni private. A Bari, ad esempio, c’è un’interessante collezione di radio d’epoca, costituita da circa mille pezzi, di proprietà della famiglia Giarletti. All’interno del suo programma, Giacomo Olivieri immagina uno spazio adibito ad una mostra permanente della radio, che attragga turisti e curiosi. Ed ancora, il progetto Agorà, che prevede la riqualificazione delle piazze cittadine, attraverso la realizzazione di aree attrezzate per lo skateboarding, mercatini tipici e zone dedicate allo sport. Tanti i progetti e tante le idee sviluppate nel programma dell’avvocato Olivieri che mirano soprattutto ad arginare problematiche di carattere sociale, come egli stesso afferma:

“Al primo punto non c’è la difesa dei più deboli, perché questa frase, a parere mio, non ha senso. Al primo punto c’è la necessità di avviare servizi sociali. A Bari abbiamo una soglia di povertà che è andata oltre il limite e quindi il futuro sindaco dovrà necessariamente essere accanto a queste persone. Altri temi importanti sono la sicurezza, l’integrazione culturale, il progetto Agorà, ma prima di tutto, in questo momento storico, occorre un sindaco che sia in grado di sostenere le persone indigenti”.

Secondo lei perché un elettore di centrosinistra dovrebbe votarla alle primarie che si svolgeranno il 23 febbraio?

Perché nel centrosinistra ci sono tre modi differenti di guidare la coalizione. Io rappresento Realtà Italia, un programma interamente dedicato al welfare e così chi vota Olivieri vota il programma di Realtà Italia, che parte dalle piccole cose. Ritengo che coloro che siano in grado di risolvere i piccoli problemi, sono anche coloro che impediscono a questi di diventare grandi e poiché Bari è caratterizzata da tante piccole difficoltà, si potrà evitare di incorrere in problemi come quelli attuali, piste ciclabili non capite e piazze abbandonate. Bari ha bisogno di altro.

Cosa pensa dei suoi avversari politici?

Antonio Decaro è un professionista della politica, una persona che riesce a valorizzare il suo lavoro, anche in Parlamento, dove sta conducendo battaglie molto importanti per la nostra città. Penso che ormai sia tagliato per una politica di carattere nazionale. In questo momento, a Bari serve una persona che sia più per strada e meno nei palazzi.

Cosa serve alla nostra città per diventare migliore?

Senza dubbio una maggiore sicurezza. Bari però ha anche bisogno di più turismo e di un maggior numero di posti di lavoro. Non sto parlando dei 30mila posti promessi in passato, sto parlando dei 3 mila posti di lavoro che il centro cittadino già possiede. È indispensabile iniziare a tutelare quello di cui la città è dotata, prima di poter migliorare Bari.

Alla luce degli ultimi avvenimenti, cosa pensa complessivamente di queste primarie del centrosinistra barese?

Sono delle primarie sottotono. Il centrosinistra avrebbe bisogno di primarie più coinvolgenti. Secondo me non è stata una mossa intelligente far ritirare Pietro Petruzzelli, promettendogli qualcosa. Questa scelta non è stata capita ed ha gettato un’ombra di opacità su queste primarie. Purtroppo i cittadini sono molto lontani dalla politica e lo sono ancora di più dalle primarie. Queste ultime quindi dovrebbero essere un modo per riavvicinare i cittadini alla politica.

Quali sono i progetti più concreti del suo “manuale di istruzioni”?

“Idee e progetti per Bari”, che è un manuale di istruzioni semplice attraverso cui abbiamo voluto spiegare ai cittadini che a Bari manca un progetto serio per i nostri amici a quattro zampe. Inoltra, manca una multisala di teatro, una scuola di formazione. Manca la cultura con la “C” maiuscola. Nei miei primi 100 giorni da sindaco vorrei riaprire i piccoli teatri, che riempiano la nostra città di spettacoli teatrali, come quelli di Gianni Colajemma. Solo la cultura può rendere Bari una città migliore.

Nicole Cascione


Pubblicato il 6 Febbraio 2014

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