Cronaca

Opposizioni all’attacco: “L’Arpal crea precari. E potrebbe servire ad altro…”

E’ ancora bufera attorno all’Agenzia Regionale del Lavoro affidata da alcuni giorni ‘ufficialmente’ a quello che è stato per molto tempo commissario ‘straordinario, Massimo Cassano. Il quale, in ogni caso, finora sembra proprio non essere riuscito a dare la spinta giusta a un’agenzia fortemente voluta anche dal presidente regionale Emiliano. “Formatori, formati che lavorano da anni – e che continueranno (non si sa ancora per quanto) a lavorare, su questo l’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, ha preso un impegno preciso con noi e con il Consiglio regionale – mentre altri precari (ben duecentrotrentasei) stanno per essere assunti e un concorso che non si può fare per colpa del Covid”: questa per i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia (Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e il capogruppo Ignazio Zullo)è l’Agenzia regionale (in acronimo ARPAL) che in Puglia non dà lavoro, ma sforna precari scelti sulla base di criteri non sempre oggettivi. Del resto, si chiedono i consiglieri pugliesi seduti ai banchi della Minoranza, se non è possibile espletare la selezione concorsuale pubblica, perché quella privata dell’Agenzia interinale dovrebbe essere ammessa: gli assembramenti sono solo per le iniziative pubbliche o sono anche per le iniziative private? Il gruppo ‘Fratelli d’Italia’, del resto, è sempre stato in prima fila quando si è trattato di fermare questo modo di concepire il lavoro in Puglia, ma ancora una volta il presidente Emiliano pare proprio aver preferito avallare i provvedimenti di un ‘direttore generale’ (dalla nomina molto discutibile) già commissario illegittimo. L’Arpal, infatti, vorrebbe come detto “assumere” ben duecentotrentasei persone per pochi mesi (riferisce l’assessore Leo) attraverso società di lavoro interinale, nelle more dell’espletamento dei concorsi. Di fatto – e non ci vuole al sfera di cristallo per prevederlo – aggiungerà precari ad altri precari che, come sanno tutti, saranno scelti quasi certamente con metodi poco raccomandabili o molto…raccomandati! Ma al di là delle facili battute o insinuazioni, come direbbe senz’altro Cassano e collaboratori, bisognerebbe chiedersi come dovrebbero essere formati questi neoassunti all’agenzia che dovrebbe servire ad aprire nuovi orizzonti lavorativi. visto e considerato che il Covid/19 sta imponendo in molte amministrazioni lo <<smart working>>. Quindi questi nuovi precari a cosa servono? Dove andranno a lavorare?, si chiedono Zullo, Ventola, Caroli, De Leonardis, Gabellone e Perrini. A questo punto perché non aspettare altri tre o al massimo quattro mesi, non cambia nulla. Insomma, il gruppo ‘Fratelli d’Italia’ di stanza in via Giovanni Gentile a Bari ha chiesto che si facciano i concorsi: ci sono oltre 17mila persone che hanno chiesto di partecipare. Sono migliaia e migliaia di disoccupati giovani e non che hanno un’aspettativa. In più occorre evitare -sempre secondo i consiglieri di centrodestra – di far entrare dalla finestra ciò che, invece, un’agenzia che nasce per offrire lavoro e lotta al precariato dovrebbe fare alla luce del sole. Del resto visto che l’Arpal è andata avanti per anni in questa situazione, se lo fa anche per qualche altro mese – in attesa del concorso – non casca il mondo. Di piani industriali e del fabbisogno la Giunta regionale ha approvato otto o nove delibere da quando si è insediata l’Agenzia guidata da Cassano…una in più fra qualche mese non cambierà certo il volto occupazionale della nostra regione.

“A meno che non ci sia altro in ballo… qualche debito elettorale che va pagato, anche con un lavoro precario!”, il tarlo che rode anche -e forse soprattutto…- chi alla Regione Puglia non vanta santi in paradiso.

Francesco De Martino


Pubblicato il 24 Dicembre 2020

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