Ora Bicicletta si scrive con la maiuscola
Con un bilancio lusinghiero si è chiusa in Fiera ‘Bici in Puglia’, la tre giorni dedicata agli appassionati del pedale e agli operatori del settore. Organizzata da SNIM, in collaborazione con Ente Fiera e con il patrocinio della Regione, ‘Bici in Puglia’ ha consentito di fare il punto sulle novità offerte dal mercato e sulle possibilità di incentivare il cicloturismo nella nostra terra. Settanta espositori per quasi un migliaio di modelli in esposizione. Davvero c’era di che perdere la testa. La bicicletta rimane una cosa dalla meccanica rudimentale, ma quanta e raffinata tecnologia si muove ora attorno alla elementarità di un paio di pedali che azionando una ruota dentata… Le bici di ultima generazione ispirano una gamma di sentimenti sconosciuti alle loro antenate. Se quelle ispiravano l’idea di un mezzo di trasporto tenero e inerme, le loro discendenti si presentano sofisticate ai limiti dello snob, suddivise per settori, ben distinte nella livrea e nel design. Una caterva di accessori, poi, consente di personalizzare mezzi non più destinati al dimesso anonimato di una volta. La tre giorni fieristica ha confermato che oggi bicicletta si scrive con la maiuscola. A quale bike assegnare la palma della vittoria? Ebbene, a nostro avviso ha vinto una… tre ruote. Bad–Bike Industry è un’impresa napoletana che ha prodotto la prima bicicletta al mondo a pedalata assistita con sidecar… (uno scherzo da 2500 euro, un prezzo da capogiro certamente, nulla comunque a confronto di quello di modelli così preziosi da non poter essere pronunciati, tant’è che un cartellino attaccato al manubrio segnalava solo il costo della rata mensile…). Molto eccentrici alcuni modelli dalle gomme voluminose quanto quelle di una motocicletta (servono per pedalare sulla neve o sulla sabbia). Raffinatissima una bici dal telaio totalmente in legno… Un’esposizione sfarzosa, sottilmente elitaria. A fare eccezione, un po’ a margine dell’immenso stand, alcuni modelli tradizionali. Sì, biciclette all’antica ma prodotte in questi giorni. Sembravano uscite da un museo. Se i modelli più scientifici sembravano farsi avanti con la perentorietà di un punto esclamativo, quelle altre biciclette, frutto di un passato in apparenza lontanissimo e in realtà rimasto dietro l’angolo appena svoltato, si presentavano come in punta di piedi, umilmente, con la leggerezza di un letto di puntini di sospensione. Quale eleganza quelle linee dal carattere un po’ vintage, quelle tinte delicate, quella totale assenza di pretese. Come quelle signore dalla bellezza distinta il cui charme ha ancora ragione dell’appeal di ragazze mozzafiato ma senza classe. La bicicletta è femmina.
Italo Interesse
Pubblicato il 24 Febbraio 2015