Ora il Comune di Bari si costituisca parte civile
Ancora una volta la città di Bari è assurta agli onori della cronaca nazionale per un brutto episodio di cronaca nera. Il fatto è stato ampiamente riportato da tutti gli organi di informazione locali e dai tg nazionali ,ed ha riguardato la brutale aggressione ai danni di un 23 enne di origini putignanesi ,violentemente picchiato da un branco di vigliacchi per aver difeso una sua amica dalle esplicite avances degli stessi. L’episodio che ha fatto ancora una volta sprofondare Bari nella vergogna si è verificato nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale, non in una periferia remota e senza servizi della città, bensì nei pressi di alcuni locali ubicati nel centralissimo corso Vittorio Emanuele nel quartiere murattiano , a pochi passi da Palazzo di Città e dalla Prefettura. Le foto e le immagini della povera vittima massacrata di botte e col volto tumefatto hanno lasciato basiti i tanti baresi che con i molti messaggi sui social network hanno voluto esprime totale solidarietà al giovane. Che Bari fosse una città degradata , invivibile e violenta è fatto ormai risaputo, e basta leggere le cronache locali per rendersi conto di una cosa: se il capoluogo barese non è ai livelli di qualche città dell’america latina, in fatto di sicurezza, poco ci manca. Il ragazzo aggredito, che, ironia della sorte, vive e lavora proprio in quel continente , è stato selvaggiamente picchiato invece nella sua città, che pensava e ricordava come civile ed ospitale. Il brutale fatto di cronaca ha suscitato un vespaio di polemiche , e come purtroppo accade in questi casi le colonne dei giornali locali sono state riempite da dichiarazioni intrise di melassa pseudo sociologica sulle possibili colpe della collettività per il suo mancato impegno civico. Un mantra stantio, che puntualmente viene ripetuto in occasione di simili eventi ,e che certamente risentiremo e rileggeremo al prossimo episodio di follia e violenza metropolitana. Nell’occhio del ciclone, per quanto concerne presunte responsabilità sull’accaduto, è finito il primo cittadino barese, Antonio Decaro, reo secondo alcuni esponenti di centro destra di non aver adeguatamente provveduto ad istituire un adeguato servizio di controllo e di vigilanza in queste giornate particolari,durante le quali nelle strade cittadine si riversano migliaia di persone per festeggiare , in un rito collettivo, la festività natalizia. Il sindaco, che secondo alcuni suoi detrattori si è indignato a …posteriori ,ha promesso il classico pugno di ferro per quanto concerne la festa di fine anno. Misure drastiche nei confronti dei titolari degli esercizi commerciali che non si atterranno alle disposizioni in materia di somministrazione di alcolici sono state disposte ieri dopo la convocazione in Prefettura del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, sulla cui effettiva utilità qualcuno comincia a nutrire seri dubbi vista la scarsa valenza dei risultati conseguiti nel corso degli anni. Intanto gli investigatori della Squadra Mobile barese sono al lavoro per identificare la mezza dozzina degli ignobili delinquenti che hanno aggredito il malcapitato giovane putignanese, ed anche in questa circostanza potranno risultare preziose le immagini delle telecamere di sicurezza installate all’esterno dei negozi. Il gruppo di balordi, i classici guappi di cartone,pare che dopo il pestaggio si sia diretto nei vicoli di Bari vecchia.Data l’indiscussa professionalità degli investigatori siamo sicuri che sia solo una questione di tempo, e che i responsabili del pestaggio saranno identificati quanto prima. Evitando di polemizzare,almeno in questa drammatica occasione, sulle responsabilità anche politiche, vere o presunte, facenti capo a Decaro, vorremmo però conoscere con certezza le sue competenze come sindaco di una città metropolitana per quanto concerne l’ordine pubblico E sempre in materia di competenze sarebbe opportuno che qualcuno spiegasse ai cittadini l’effettivo ruolo che dovrebbero avere i Vigili Urbani nella tutela dell’ordine e della sicurezza, e se ,ad esempio, il loro status sia equiparabile a quello delle altre forze di polizia . Se così non fosse, pensiamo, anche l’istituzione del recente Gisu (un acronimo che sta per Gruppo Intervento Sicurezza Urbana) si rivelerebbe inutile, oltre che notevolmente onerosa visto il già corposo costo in bilancio di 90mila euro per le sole divise da rambo metropolitano. Una proposta ,però,anche in qualità di cittadini, vorremmo farla al primo cittadino: oltre a convocare finalmente un consiglio monotematico sull’ordine pubblico ,mai inspiegabilmente organizzato nelle scorse legislature ,chiediamo al Sindaco un atto di coraggio e la costituzione della civica amministrazione quale parte civile in un eventuale processo a carico dei responsabili di questa azione delinquenziale che ha ulteriormente deturpato ed infangato l’immagine di Bari. Chiunque siano gli autori del vigliacco pestaggio , cani sciolti o,magari,delinquenti imparentati con qualche personaggio di spicco della criminalità che controlla la città vecchia. Sindaco Decaro siamo sicuri che lei non è don Abbondio, ce lo confermi per favore.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 30 Dicembre 2014