Ora la manutenzione del ‘Cirillo’ spetta alla Provincia
Dopo il responso emesso dal Ministero alla Pubblica Istruzione, l’Ente Provincia di Bari non ha più scuse: è obbligato ad assumere in carico le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria del Convitto ‘Domenico Cirillo’, compresi oneri annessi e connessi. Non è trascorso nemmeno un mese da quando, il 31 marzo scorso, ritenendo paradossale la richiesta avanzata dalla Provincia di ottenere la proprietà del Convitto, in cambio della stipula della Convenzione necessaria alla garanzia della sopravvivenza dello stesso convitto, l’Associazione dei genitori “Domenico Cirillo” in tandem con la dirigenza formulava al Ministero della Pubblica Istruzione un paio di quesiti. Lo scopo? Scrivere la parola fine alla contesa tra dirigenza scolastica e genitori da una parte ed Ente Provinciale barese dall’altra sulla mancata applicazione d’una legge risalente ad oltre trent’anni fa che aveva obbligato le province ad assumere in carico la manutenzione degli istituti scolastici di scuola secondaria . E ieri, finalmente, la tanto attesa risposta dagli uffici ministeriali è arrivata. Ed è, come confermano gli stessi firmatari dei quesiti, inequivocabile: la Provincia di Bari doveva e deve fronteggiare le spese riguardanti lo storico istituto scolastico di San Pasquale senza altri indugi. E a questo punto un po’ di conti non gustano, visto che solo negli ultimi sette anni, precisamente dal 2004 al 2008, sono stai spesi oltre due milioni di euro per spese, manutenzione e riparazione straordinaria del Convitto Nazionale ‘Domenico Cirillo’. Ovviamente soldi provenienti esclusivamente dalle rette versate dai genitori dei semiconvittori e cioè denaro che, precisano ancora i componenti dell’associazione di genitori che ha vinto la sua battaglia per riportare nell’alveo della normativa la salvaguardia della scuola, sarebbe dovuto essere utilizzato per il miglioramento delle attività educative e ludiche dei semiconvittori. Tutto questo è avvenuto senza che i vertici dell’Ufficio Scolastico Regionale di via Castromediano (già protagonista del danno all’immagine del Convitto e del danno alle famiglie di semiconvittori col fantomatico limite posto alle iscrizioni al semiconvitto stesso nel numero di trecento per l’Anno scolastico 2010/2011) abbia mai inteso avviare contatti con le parti interessate per rivedere la gestione strutturale ed edilizia del Convitto. Tanto meno per riceverli, i genitori e dirigenti scolastici del Convitto finito spesso nel mirino dei media da un po’ di tempo a questa parte, magari al solo fine di ascoltare le numerose doglianze sollevate dal comitato di genitori, successivamente trasformatosi nell’associazione ‘Domenico Cirillo’. Tutto inutile, perfino la sottoscrizione d’una petizione con centinaia di firme di insegnanti, impiegati, genitori e alunni indirizzate ad ex Provveditore e sue collaboratrici più fidate, stranamente insensibili. Ma adesso non è il momento di polemiche o vanterie, dicono gli stessi genitori visibilmente soddisfatti, in ogni caso, di aver vinto la loro battaglia contro un’incuria che, purtroppo, sta facendo cadere a pezzi un Istituto scolastico nato nel 1865: presto dovrebbero arrivare rimborsi e soprattutto la stipula della convenzione con la Provincia di Francesco Schittulli e Trifone Altieri, presidente e suo vice, come evidenziato dalla nota del Ministero della Pubblica Istruzione. Sperando di non dovere attendere i soliti tempi biblici, quando si tratta di amministrazioni pubbliche, come si augurano quei genitori del ‘Cirillo’ che da tempo avevano già diffidato la Provincia ad ottemperare ai suoi obblighi. Insomma, quanto ci vorrà, adesso, per la stipula della nuova Convenzione e soprattutto per l’iscrizione all’O.d.G. della Giunta Provinciale della delibera su manutenzione e spese ai sensi della legge n. 23/76?
Antonio De Luigi
Pubblicato il 22 Aprile 2011