Ordine secco a medici e ospedali: occhio ai casi di epatite pediatrica
Non c’è da creare allarmismi o nuove paure inutili, però resta il fatto che l’incremento di casi di epatite, specie tra i più piccoli e indifesi, è un dato reale che serpeggia in gran parte dell’Europa Occidentale. E la Regione Puglia ha subito dato segnali di vita invitando medici, Aziende sanitarie locali e ospedali, cioè “tutte le strutture e i professionisti sanitari, a segnalare con la massima urgenza possibile eventuali casi di epatite acuta nei bambini sotto i dieci anni dopo i casi registrati negli Stati Uniti e in Europa”. La raccomandazione è partita dopo la trasmissione da parte del ministero della Salute di una nota di allerta su eventuali casi che potrebbero registrarsi anche in Italia. Attualmente, non esiste una chiara connessione tra i casi segnalati e nessun fattore di rischio epidemiologico evidente è stato identificato tra i casi. “In assenza di segnalazioni pervenute – ha scritto la Regione – la scrivente Sezione ne darà ugualmente evidenza al ministero della Salute. Si invita a prendere atto e darne diffusione e attuazione con ogni urgenza consentita”. mentano tra i bambini i casi di epatite acuta di origine sconosciuta con sintomi quali: ittero, diarrea, vomito e dolore addominale. Nuovi casi sono stati segnalati in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna. Lo rende noto il centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie Ecdc, dopo le segnalazioni dei giorni scorsi da parte dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito. Nove casi di epatite acuta tra bambini di età compresa tra 1 e 6 anni sono stati segnalati nello stato dell’Alabama negli Stati Uniti, con i bambini risultati positivi anche all’adenovirus. Le indagini sono in corso in tutte le regioni e l’allarme -seppure tenuto sotto cautela ed estrema osservazione – tiene conti dei casi segnalati. Al momento, la causa esatta dell’epatite nei bambini rimane sconosciuta e quindi gli esperti sono al lavoro con i team in ciascuno dei Paesi e regioni che segnalano casi, insieme all’Oms e altri partner per supportare le indagini in corso. L’aumento dei casi di epatite acuta di origine sconosciuta tra bambini precedentemente sani di età inferiore a 10 provenienti dalla Scozia è stata segnalata il 5 aprile nel Regno Unito. Una decina di giorni fa, in ogni caso, è stata proprio la Scozia a segnalare una dozzina di casi sospetti, e in ogni caso bisogna immediatamente smentire ogni collegamento coi vaccini contro il Covid-19. Insomma, secondo l’organizzazione mondiale della sanità la causa scatenante dei casi di epatite è ancora considerata sconosciuta e rimane oggetto di indagine per accertarne le cause tramite test di laboratorio per i casi identificati – fa sapere ancora l’Oms – per capire il ruolo di ulteriori infezioni, di sostanze chimiche o tossine”. A onor del vero bisogna pure dire che i primi casi sono stati segnalati già tre mesi fa, ma è stato quando si sono moltiplicati, che è scattato l’allarme a livello internazionale, fino ad arrivare alla nostra regione, a onor del vero abbastanza reattiva e tempestiva, anche rispetto ad altre regioni del Mezzogiorno…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 23 Aprile 2022