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“Orgogliosi e carichi per questa sfida e ruolo prestigioso per il Collezionismo”

Un Museo è per sempre, immortale, ci sarebbe da scrivere e si tramanda la storia, nel caso specifico dello sport in considerazione, quello del calcio italiano. Al Museo del Calcio di Coverciano per condividere la passione per i cimeli che uniscono la storia e il calcio si respira quell’aria magica. Pertanto, come si evince anche dal comunicato de “Fondazione del Museo del Calcio”, la Lega dei Collezionisti è stata in visita al Museo per una giornata di confronto, nella data del 19 febbraio. La delegazione è stata accolta da Matteo Marani, presidente della Fondazione Museo del Calcio, che ha partecipato ai lavori e ha poi guidato i collezionisti nel percorso museale. E’ stata una prima tappa di un percorso che parte da una base comune: i cimeli si legano alla storia del calcio e del nostro Paese. Il Museo del Calcio è infatti impegnato quotidianamente nella valorizzazione di un patrimonio unico da raccontare, in particolare, alle nuove generazioni. Darà vita, a partire dalla prossima stagione calcistica, a progetti condivisi con la Lega dei collezionisti. Noi abbiamo intervistato  l’imprenditore Roberto Vaira (presidente del Museo del Bari), collezionista di maglie non solo del Bari ma in questo caso nel ruolo di vice presidente della Lega dei Collezionisti ha risposto alle nostre domande, nella speranza possano essere avviate e date delle linee guida per il collezionismo e divenire il primo punto di riferimento per chi si avvicina a tale mondo.

A livello di significato che cosa ha rappresentato per il movimento calcistico italiano questo connubio con gli appassionati del collezionismo di maglie?

“La giornata che abbiamo trascorso a febbraio ha segnato una data importante per il collezionismo ‘italiano’ ed in ambito europeo. Sabato 19 febbraio insieme ad altri esimi collezionisti e gente di spessore nel collezionismo, i quali con molti ‘sacrifici’, siamo riusciti dopo un duro lavoro a far partire questa avventura della Lega collezionisti italiani. Siamo stati onorato nel tempio del collezionismo a Museo di Coverciano, curato dal presidente e dott. Matteo Marani, il quale ringraziamo per averci dato la possibilità e di collaborazione con il Museo di Coverciano. Il collezionismo è storia di ieri e del domani e vogliamo lasciarne traccia”.

E’ pur vero che molte volte la vostra passione che richiede molti sacrifici in termini prettamente economici e nella ricerca dei cimeli diviene oggetto di scherno ed insulti. Il tuo pensiero in merito.  

“Molte volte siamo stati denigrati ed insultati da gente che magari dovrebbe avere un ruolo al di sopra delle parti e di obiettività, ma andiamo avanti. Nonostante ciò siamo orgogliosi delle parole spese dal Presidente della Fondazione del Museo del Calcio, il dott. Matteo Marani, il quale ha detto: “Vi dico grazie per aver conservato i cimeli di una Nazione che ama il calcio e che rappresenta un’industria importante per il Paese”, una soddisfazione condivisa con tutti i miei esimi colleghi. Io penso alla mostra fatta a Bari presso lo Spazio Murat, insieme ai miei soci – fondatori del Museo del Bari (Francesco Girone ed Egidio Franco, ndr), dove la gente è venuta copiosa e si è emozionata, oltre ad aver visto la partecipazione attiva di migliaia di persone, si sono svolte conferenze, intrattenimento e persino ex calciatori venuti a sorpresa”.

Con il Museo del Calcio e Lega dei Collezionisti che obiettivi vi siete posti?

“E’ una sfida molto importante quanto avvincente dove ricopro il ruolo di vicepresidente e ne sono onorato. Si è interessata anche l’Uefa a questo progetto italiano e ad oggi in Europa non c’è un Museo del genere. Perciò come primo obiettivo vorremo dare una ‘regolamentazione’ a riguardo delle maglie e cimeli e valevole anche per i Musei ma che ancora ad oggi non esiste. Abbiamo grandi ambizioni che vorremmo trasformare in concretezza. Inoltre, riteniamo molto importante dalla prossima stagione il discorso relativo al ‘Fair Play’ anziché il “terzo tempo di rugby” realizzarlo nello spazio antecedente alla gara dove la squadra ospite che giungerebbe allo stadio possa toccare con mano la storia del club che si trova ad affrontare. Ci impegneremo per anteporre prima ‘i valori’ che si legano ovviamente al discorso delle maglie e cimeli. Il collezionismo è storia. Concludo però che ci saranno numerose rassegne e situazioni che coinvolgeranno varie città, in collaborazione e sinergia con il Museo di Coverciano”.

Un’ultima battuta sul Museo del Bari, presente al San Nicola, ma che per promessa del presidente, si espanderà?

“Grazie di darmi la possibilità di poter ringraziare l’Amministratore Unico del Bari e suo presidente, Luigi De Laurentiis, per ospitarci. Il Museo del Bari, oggi temporaneo ci auguriamo potrà diventare fisso e sempre più aperto a piccoli e grandi tifosi c ne vogliano conoscere ed assaporare la storia delle maglie esposte e dei cimeli presenti. Ogni partita, ne sono esposte di diverse seguendo una tematica”.

Marco Iusco

 

 


Pubblicato il 4 Marzo 2022

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