Cronaca

Ospedale “Di Venere”: ci mancava l’ascensore rotto per la sala operatoria

Sempre peggio all’interno dell’Ospedale ‘Di Venere’ di Bari-Carbonara dove, da almeno una ventina di giorni, forse più, è praticamente fuori servizio l’ascensore che conduce alle sale operatorie per cui, come in certi filmacci di serie B che si vedevano negli anni Settanta, i poveri degenti sarebbero costretti a salire le scale a piedi, prima di finire sotto ai ferri. Nell’attesa che i sindacalisti autonomi prendano atto e coscienza di questa assurda situazione, dopo le nostre segnalazioni, e qualcuno si decida a intervenire, anche l’ingresso della sala parto del ‘Di Venere’ risulta interdetto. Motivo? La porta è in avaria addirittura da mesi. E anche in questo caso l’ospedale è in balia di se stesso, poiché nessuno provvede alla sua riparazione, a quanto si dice per mancanza di fondi. Inoltre, fa sapere qualche medico dello stesso nosocomio che però non declina nome e cognome per paura di ritorsioni (manco fossimo in un campo di lavoro per prigionieri politici), siccome la serratura di quella sala viene cambiata spesso, non si capisce bene per quale motivo, le chiavi si acquisiscono, ma soltanto a pagamento. Da segnalare, inoltre, che l’ingresso della sala operatoria è consentito solo azionando il campanello perchè la caposala non fornisce i ‘badge’ che ad alcuni (con quale criterio?) mentre, come detto, l’unico ascensore che si ferma al quarto piano è in avaria da mesi. Del parcheggio selvaggio nel sempre più derelitto ospedale e soprattutto dei posti disabili occupati dalle auto (in molti casi di proprietà degli stessi dipendenti) ci siamo occupati spesso in passato, su queste colonne, ma nonostante le promesse di dirigenti medici, amministrativi e sanitari del ‘Di Venere’, le auto continuano a occupare impunemente gli stalli riservati ai portatori di handicap. Impipandosene allegramente di cartelli, segnali e buona creanza. C’è chi spera dato tutto questo e molto altro di riuscire a stimolare l’apertura di un tavolo col direttore generale, ma ci sperano in pochi. Anche perché, come detto, sono trascorsi ben nove mesi da quando il dottor Luigi Lestingi, direttore sanitario dell’Ospedale ‘Di Venere’, rassicurava sul suo “intervento immediato” per liberare il parcheggio riservato ai diversamente abili, garantendo che presto sarebbe stato aperto il tavolo per stipulare una convenzione col Comune di Bari e in particolare con la Polizia Locale allo scopo di permettere agli agenti di polizia municipale di poter entrare nel ‘Di Venere’. E punire con le contravvenzioni gli automobilisti indisciplinati che ancora occupano quotidianamente i posti riservati ai portatori di disabilità.

Francesco De Martino


Pubblicato il 18 Ottobre 2018

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