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Ospedale ‘Di Venere’, ci mancava solo il sospetto dei concorsi su misura….

Ci siamo occupati spesso su queste colonne dell’Ospedale ‘Di Venere’ di Bari–Carbonara, finito agli ultimi posti nei valori ‘standard’ dei servizi sanitari offerti negli elenchi stilati dall’assessorato alla Salute, a riprova che il disegno di Vendola e dell’assesso5re fantasma alla Salute Elena Gentile (eletta al parlamento Europeo già da una ventina di giorni) sarebbe quello di privare la Città di Bari di un altro fondamentale polo sanitario, trasferendo conoscenze e competenze altrove. Un’azione di ‘killeraggio-ospedaliero’ che fa letteralmente a pugni con il pullulare di cantieri aperti all’interno dello stesso nosocomio, come se in effetti il disegno subdolo fosse solo quello di far girare un mucchio di soldi tra le imprese aggiudicatarie di lavori per imbellettare un ospedale-fantasma, come del resto confermano i risultati dei numerosi questionari distribuiti dal coordinamento dell’Unione Sindacale di Base un po’ di tempo fa all’interno dell’ospedale ‘Di Venere’ per raccogliere la voce di utenti e lavoratori, mentre il vicepresidente regionale Nino Marmo sospetta che, mentre all’ospedale Di Venere mancano i direttori di unità operative complesse come Chirurgia Generale, Neurologia, Chirurgia Vascolare e tante altre ancora, si bandisce frettolosamente il concorso per il dirigente medico di Medicina Nucleare. <>, sibila Nicola Marmo, che ha subito depositato un’interrogazione consiliare rivolta al presidente Nichi Vendola e all’assessore alla Sanità Elena Gentile. <>. Lavori inutili, sprechi, stipendi e premi ai mega-dirigenti, ed ora anche i concorsi su misura: gli indizi che nell’ospedale barese alla periferia sud della Città i reparti stiano per essere ancora maggiormente penalizzati ci sono tutti, mentre al ‘Di Venere’ chiudono Dermatologia, Chirurgia d’urgenza, mantenendo all’osso il personale. <

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 13 Giugno 2014

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