Cronaca

Ospedale ‘Di Venere’: scabbia e tubercolosi in corsia ma Emiliano pensa a nomine e sagre…

 

Non è una novità: l’Ospedale “Di Venere” a Bari/Carbonara è finito agli ultimi posti nei valori ‘standard’ dei servizi sanitari offerti negli elenchi stilati dall’assessorato pugliese alla Salute a riprova casomai ce ne fosse bisogno che il disegno degli amministratori regionali è quello di privare la Città di Bari di un altro fondamentale polo sanitario, per di più all’interno di un territorio in degrado e periferico che tocca Carbonara, Ceglie, Loseto, Bitonto e Modugno. Trasferendo, lo riscriviamo per la ennesima volta su queste colonne, conoscenze e competenze altrove. Un vero disegno omicida dal punto di vista medico/sanitario che, però, fa letteralmente a pugni con il pullulare dei cantieri aperti all’interno del nosocomio alla periferia nord di Bari, come se in effetti il disegno subdolo di cui sopra fosse solo frutto di improvvisazione o, al peggio, incapacità. Il vero obiettivo, dunque, sarebbe mirato ad appaltare opere di riqualificazione che subito dopo essere stati ricostruiti con corsie e reparti luccicanti come nuovi, vengono immediatamente chiusi e dimenticati, sprangati. In provincia di Bari è accaduto a Monopoli ma anche a Gioia del colle e Putignano e ora, appunto, al “Di Venere”. <>, incalza il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli. <>. Il consigliere Damascelli alza il tono dello scontro, ma forse neppure lui sa che al “Di Venere” i degenti venivano sistemati in barella, nell’unico nosocomio dove al centro unico di prenotazioni i disabili sono costretti a sobbarcarsi code inutili e supplementari  eppure ogni protesta è inutile. La situazione è così da anni e l’Azienda Sanitaria Locale non si interessa più di tanto anzi, prima la cancellazione del reparto della procreazione medicalmente assistita, poi la soppressione di 30 posti letto e quindi il depotenziamento del laboratorio di analisi e della sala parto per pensioni e trasferimenti hanno ulteriormente affossato un nosocomio un tempo di primo livello. Punto di riferimento e di cura per molti, ora rappresenta solo un cantiere completamente depauperato e distrutto da amministrazioni incapaci, poco attente al bene collettivo. Con Michele Emiliano a capo della giunta regionale e assessore della salute…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 17 Luglio 2015

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