Cronaca

Ospedali ‘Di Venere’ e ‘San Paolo’, non ci sono più manco le barelle per i degenti…

 

Si allarga a macchia d’olio lo scandalo sanità in Puglia dopo l’inaugurazione dell’ospedale fantasma nella Murgia barese, ad Altamura, presente anch’esso in una delle tante denunce del sindacato autonomo dei professionisti Usppi Puglia, che non molto tempo fa ha posto l’accento sullo smistamento dei pazienti negli ospedali baresi, giudicato altamente inefficiente. L’allarme si concentra sia sui tempi d’attesa medi di ogni paziente prima dell’intervento medico, sia su una mancanza di posti letto considerata ormai cronica. Un primo passo per migliorare, secondo i vertici Usppi, sarebbe l’istituzione di un migliore sistema informatico che consenta anche un monitoraggio in tempo reale dei posti letto in ogni polo sanitario. Un polo che, almeno nelle promesse di Vendola e dei vari assessori succedutisi al timone della sempre più martoriata sanità pugliese, doveva contare sul sistema informatico “Edotto”. Un sistema informatico che doveva garantire una più efficiente interazione tra paziente e sanità regionale e che invece s’è trasformato in un gigantesco punto interrogativo, dai risvolti ancora tutti da chiarire. Ma spostiamo il mirino su due ospedali dal destino simile, e vale a dire pronti a essere chiusi dopo aver speso un bel mucchio di milioni di euro per rifare reparti e viali, specie all’interno del nosocomio di Bari-Carbonara. In somma, negli ospedali Di Venere e San Paolo non ci sono più nemmeno le barelle per sistemare i pazienti – denuncia dunque Nicola Brescia, segretario generale dell’Usppi. Dall’estate scorsa a oggi c’è stato un record di ricoveri che hanno praticamente mandato in tilt i due grossi ospedali baresi. I numeri degli accessi nei due pronto soccorso parlano chiaro: una media di 6 mila pazienti al mese. Trovare un posto letto libero è impossibile. Le stanze da quattro postazioni arrivano a contenere fino a dieci pazienti. Le barelle sono esaurite. Corridoi e addirittura sale d’attesa diventano l’alternativa per chi ha la sfortuna di recarsi in ospedale per un’urgenza. All’ospedale San Paolo pneumologia, medicina, ortopedia e cardiologia sono i reparti di maggiore difficoltà. Stesso discorso per il Di Venere e Carbonara. In particolare nei reparti di neurologia e chirurgia i pazienti sono ammassati come in un carro bestiame. La situazione è peggiorata con la riduzione dei posti letto a causa delle ferie estive e della cronica carenza di personale. Per questo il sindacato Usppi Puglia torna a chiedere alla asl e alla Regione di attivare un sistema di informatizzazione per sapere quanti posti letto ci sono in ogni ospedale in tempo reale. Sulla scorta di quanto accade in città come Bologna e Firenze, secondo il comparto Usppi medici, sarebbe necessario avere anche a Bari un monitoraggio costante per evitare l’intasamento dei reparti. “Non è più tollerabile vedere pazienti che come biglie in un flipper vengono rimbalzati da un ospedale all’altro per posti esauriti attacca Nicola Brescia dell’Usppi Puglia oppure in barelle abbandonate nei corridoi”. Per il sindacato è necessario istituire una mappatura online dei posti complessivi. All’ospedale Di Venere i posti letto nel 2010 erano 311, scesi a 266 nel 20111 fino ai 170 posti letto di oggi. Di questi però, è saltato il 40 per cento nel piano ferie. L’ultima indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Igiene e salute del Senato denuncia un quadro allarmante per gli ospedali del Sud nella gestione delle emergenze. I dati si basano su una serie di specifici questionari inviati alle strutture coinvolte nella gestione delle emergenze e delle urgenze a cui hanno aderito l’84 per cento delle strutture del Nord, l’81 per centro e il 54 per cento delle strutture del Sud. Dai dati emerge una forte criticità nel soccorso di emergenza a un paziente. Il tempo medio di attesa pre – intervento medico risulta essere mediamente di 200 minuti sul territorio nazionale, con picchi di quasi 600 minuti nel sud Italia. E le ambulanze osserva la commissione “stazionano troppo in ospedale”: sono circa 152 minuti per la Puglia, in cui i pazienti sostano quasi 3 ore sulla barella dell’ambulanza. Tempi morti sui quali, però, nessuno riflette nelle nuove e dorate stanze dell’assessorato alla sanità, in via Gentile…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 8 Maggio 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio