Cronaca

Padre, madre e bambina, senza lavoro e sotto sfratto: possiamo aiutarli?

Ecco un’altra, triste storia di povertà, disperazione e disumanità che, nell’indifferenza più totale, accade a Bari, per di più a pochi giorni dal Santo Natale. <<Dove sono le Istituzioni?>>, si chiede l’ex consigliere comunale Luigi Cipriani, segretario del Movimento “Riprendiamoci il Futuro”, quello che ha denunciato questa vicenda riguardante una famiglia composta da una giovane coppia e una bambina di soli tre anni. Che abita – non si sa bene fino a quando…- al rione Libertà. Cipriani ieri ha raccolto la loro disperazione e adesso racconta, senza tanti fronzoli: il marito ha trentotto anni, professione carrozziere, a causa della crisi occupazionale da ben sette anni ha perso il posto di lavoro e sino ad oggi è riuscito a tirare avanti grazie a lavori saltuari. La moglie, cinque anni più giovane, anche lei disoccupata, fa quel che può anche lei per portare avanti la baracca. Tenuto conto della minore di così pochi anni a carico, in aggiunta a tutto ciò, la famigliola sta vivendo pure l’incubo dello sfratto per morosità: tra una ventina di giorni – precisamente il 9 gennaio 2018 – in Tribunale a Bari, verrà celebrata la seconda udienza per il rilascio dell’immobile dove abitano i nostri sfortunati, per morosità. A questo punto, il Giudice – nella migliore delle ipotesi – deciderà per una ulteriore, breve proroga. E poi? Inutile dire che questa famiglia non può contare su alcun tipo di aiuto da parte dei rispettivi genitori, in quanto i genitori della moglie sono separati, mentre i genitori del marito vivono con la misera pensione sociale. Ma Cipriani ricorda pure che la coppia tre mesi fa si è rivolta al Primo Municipio competente a riguardo, per parlare ed esporre il proprio caso all’assistente sociale, ma nella circostanza gli è stato  riferito loro che, per avere un colloquio, bisognava prenotare….Orbene, per poter solamente parlare con l’assistente sociale, la prima data utile per l’incontro risulta dopo oltre venti giorni, vale a dire quando lo sfratto potrebbe, nella peggiore delle ipotesi, essere già esecutivo. Quando la famiglia (marito, moglie e bambina) è stata “finalmente” ricevuta dall’assistente sociale, dopo aver esposto i fatti, la risposta da parte dell’assistente sociale è stata, parola per parola, la seguente “vi possiamo concedere solo tre mesi di canone di locazione se ci portate un nuovo contratto di locazione. E non è finita, … “a condizione che ci sia la disponibilità di fondi”. Peggio di così. <<A questo punto viene spontaneo chiedersi come può una famiglia, sfrattata per morosità, trovare un’altra casa? Chi potrà mai dare in affitto un altro appartamento, se non si danno garanzie di una busta paga? Ma questa amministrazione come può trovare soluzioni a dir poco oscene?>>, le domande a raffica e senza risposta di Gino Cipriani. Che se la prende, infine, con l’assessore ai Servizi Sociali del Comune che si “fregia” di arrivare agli irraggiungibili, mentre in realtà non arriva neanche…ai raggiungibili. Per finire l’appello: chiunque intenda dare una mano concreta (escluso soldi) a questa famigliola, può contattare direttamente Cipriani al telefono mobile: 3396906901. Sarà lui, poi,  a mettere in contatto gli interessati, contando sul cuore grande dei baresi…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 16 Dicembre 2017

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