Cultura e Spettacoli

Padre Pio e il contatto di terzo tipo

Il tema degli Alieni continua a dividere, ma il numero dei ‘negazionisti’ si va assottigliando. Persino la Chiesa, storicamente restia a sbilanciarsi a proposito di  quanto esorbita Scritture e Sapere ufficiale, da qualche tempo comincia a manifestare segni di apertura. Ma già in tempi non sospetti prestigiosi uomini di fede si dichiaravano ‘possibilisti’ in ordine agli UFO. Nel XV secolo Niccolò Cusano, cardinale e astronomo, scriveva che : “Non c’è stella dalla quale siamo autorizzati a escludere l’esistenza di esseri, sia pure diversi da noi”. Un altro astronomo religioso, il gesuita Angelo Secchi scomparso nel 1764, giudicava “assurdo considerare i mondi che ci circondano come enormi deserti inabitati e cercare il significato del nostro universo in questo nostro piccolo modo abitato”.Venendo a tempi più recenti (prima metà degli anni sessanta), celebre è rimasta una risposta che Padre Pio da Pietrelcina diede a una persona incontrata a San Giovanni Rotondo : L’onnipotenza di Dio non si limita al solo pianeta Terra. In altri pianeti esistono delle creature e altri esseri che non hanno peccato come noi e che pregano Dio”. Affermazioni più recenti si rivelano ulteriormente ‘audaci’. Ciò trova giustificazione nell’essere divenuta la vita su altri mondi la nuova frontiera della teologia. Mons. Corrado Balducci, il portavoce del Vaticano per le conoscenze sulle forme di vita non terrestre scomparso nel 2008, sosteneva che “ non credere agli UFO e alla presenza di altri esseri viventi è peccato. La loro esistenza non solo è provata da circa un milione di testimonianze, tra cui anche quelle di molti scienziati atei, ma è anche confermata da alcuni brani della Sacra Scrittura che in alcuni punti chiariscono la presenza di extraterrestri”. Il maggiore di questi riferimenti è quel versetto del Salmo 23 dove si recita : “Del Signore è la Terra, l’universo e i suoi abitanti”. Se con quell’‘abitanti’ il salmista non fa riferimento alla Terra, allora la presenza di mondi ‘abitati’ è data per implicita. La conseguenza di questo nuovo e rivoluzionario orientamento di pensiero, a detta di alcuni, è che nell’ambito di un segreto programma di ‘acclimatazione’ dell’opinione pubblica mondiale al tema UFO, il Vaticano si sta preparando a fronteggiare sul piano della dottrina l’impatto di una rivelazione sconvolgente. Ciò pone per la Chiesa un secondo e conseguente problema, un problema dai contorni involontariamente buffi : E’ il caso di battezzare, convertire gli Alieni o almeno provare a farlo? Se ‘contagiati’ dall’equivalente del loro peccato originale – concorderebbe qualunque Papa – anch’Essi necessitano della redenzione cristiana… Si dice addirittura che il Vaticano stia formando ‘missionari spaziali’ cui affidare un’opera di evangelizzazione che si annuncia ben più delicata di quella operata quando Colombo sbarcò nelle Americhe.  Chissà come si sarebbe comportato uno come Padre Pio in caso di contatto ravvicinato di terzo tipo. L’ombroso e brusco monaco usava andare per le spicce. Ce lo immaginiamo avvicinare un cristallo pensante, una tentacolare forma gelatinosa, un umanoide dalla testa oblunga e sbrigativamente, alla buona, alla paesana, senza un filo di paura, dirgli di avvicinarsi e, una volta che l’Alieno si fosse avvicinato, disegnare in aria un gran segno di croce e pronunciare : Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E mò vattin!

Italo Interesse

 


Pubblicato il 3 Settembre 2013

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