Cronaca

Palace Hotel, sale la febbre di 88 dipendenti a rischio licenziamento

Non c’è tregua nella vertenza dei lavoratori dipendenti dello storico Hotel Palace di Bari: dopodomani, lunedì 10 di gennaio, dalle nove a mezzogiorno, le segreterie di  Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltuc/Uil come la Rappresentanza Sindacale Aziendale dello stesso Hotel Palace, hanno convocato un’assemblea sindacale sotto forma di sit-in di lavoratrici e lavoratori innanzi alla Prefettura di Bari. E considerata la drammatica situazione che sta caratterizzando le posizioni lavorative degli ottantotto dipendenti tra le società ‘Palace Eventi Srl’ che gestisce la struttura alberghiera e società cooperativa appaltatrice delle pulizie ‘La Cascina Global service’. <<L’ammirevole compostezza e dignità dei lavoratori coinvolti, l’impegno del Sindaco Decaro e di tutte le parti coinvolte, ha generato la convocazione della Regione Puglia>> al tavolo ministeriale per giovedi’ prossimo, si legge in un comunicato sindacale congiunto. Tuttavia, i termini battenti della vertenza (rilascio degli immobili da parte di Palace Eventi srl al 17 gennaio prossimo) con la procedura di licenziamento collettivo avviata dalla medesima società con scadenza al 25 gennaio p.v., ha reso non più rinviabile le azioni a sostegno d’una risoluzione positiva della vertenza. E così dopodomani in piazza Libertà ci saranno i dipendenti al servizio del “Palace Hotel” di Bari, mentre i sindacati continuano a spingere sull’acceleratore d’una vertenza che si conferma dura e complicata. A rischio licenziamento, come detto, una novantina di dipendenti (divisi tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato) che dal mese prossimo potrebbero ritrovarsi senza salari e stipendi, ancora peggio senza neppure la possibilità dio godere di alcun paracadute sociale sotto forma di cassa integrazione e guadagni. Con il sit/in di lunedì, dopo lo sciopero proclamato nel corso degli ultimi giorni dell’anno appena trascorso, i rappresentanti sindacali e le parti sociali sperano di richiamare l’attenzione di politici, amministratori e opinione pubblica con l’intervento finalmente concreto delle autorità locali e di governo, per non rimanere indifferenti a quello che è il “”…dramma sociale dei lavoratori dipendenti””. Si tratterebbe, in sostanza, di portare idee fattibili al tavolo tecnico urgente che serve, appunto, a rintracciare soluzioni al drammatico capitolo della perdita dei livelli occupazionali. Tutto allo scopo di bloccare la procedura di licenziamento collettivo, risolvendo e cercando di sciogliere i nodi più intricati finora giunti al pettine.

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Gennaio 2022

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