Palese, inizio lavori in piazza Capitaneo ma per ora solo sul cartello
L’Amministrazione barese in prossimità delle elezioni amministrative inaugura puntualmente l’apertura di nuovi cantieri nelle periferie. Infatti, in città i cantieri per lavori pubblici comunali si aprono nell’arco dell’intera durata del mandato, ma nelle ex frazioni soltanto alla vigilia del rinnovo del consiglio comunale e dell’elezione del sindaco. Ed anche questa volta, in vista delle prossime amministrative di fine maggio, è così. Giovedì mattina a Palese l’assessore ai LL.PP. della giunta Emiliano ha inaugurato il cantiere per i lavori di restyling della storica piazza Capitaneo, senza però che l’attività vera e propria dei lavori sia iniziata effettivamente. Per il momento il Comune, infatti, ha soltanto proceduto a far installare il cartellone di cantiere ed a stilare il relativo verbale di consegna della zona da cantierizzare all’impresa affidataria dei lavori da effettuare. Un rito analogo l’assessore Lacarra lo ha svolto già alcuni mesi fa a Santo Spirito, sia per piazza San Francesco antistante il porto che per la piccola piazzetta Eleonora al quartiere San Pio (ex Enziteto). Cantieri, questi, avviati finora solo sulla carta, perché a distanza di mesi gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione di entrambe le piazze sono praticamente fermi. In piazza Capitaneo, a Palese, verosimilmente accadrà la stessa cosa, tanto che, come ha rilevato qualche residente, sul cartello di cantiere messo in bella mostra frontale (in modo da essere ben visibile anche, e soprattutto, da chi di passaggio transita in auto per piazza Capitaneo) non è stata indicata né la data di inizio, né quella di fine dei lavori. Voci, queste, che in base ad una recente normativa di legge per i lavori pubblici sono addirittura obbligatorie da riportare, ma che il Comune di Bari ha raggirato riportando però la durata dell’appalto, che nel caso in specie è di 150 giorni. “E’ evidente – ha esclamato uno dei palesino ivi residente – che si tratta delle solite manovre propagandistiche pre-elettorali dell’Amministrazione barese!”. E, poi, continuando, ha aggiunto: “Al Comune di Bari di Palese e Santo Spirito si ricordano solo in prossimità delle elezioni. E lavori che avrebbero dovuto già essere effettuati da anni, vengono affidati poco prima di ogni consultazione amministrativa”. E conclude: “Come in questo caso”. Infatti, lo storico giardino di piazza Capitaneo versa da anni in condizioni di degrado ed abbandono e raramente dal Comune si ricordano che esiste. Basti ricordare che, dopo la soppressione nel centro di Palese della piccola ex piazza Mercato, quella che l’Amministrazione barese si appresta a riqualificare è in pratica ormai l’unico effettivo spazio pubblico definito “Piazza” della ex frazione. Una comunità di circa 20mila abitanti che dal 2008, cioè da quando furono avviati i lavori di smantellamento di piazza Mercato, non ha più un luogo di aggregazione cittadino. Piazza Capitaneo, pur essendo decentrata rispetto al centro, è rimasta ancora un luogo (sia pur limitato, poiché si tratta essenzialmente di un’area a verde), non troppo distante dall’area storica del paese, dove poter svolgere manifestazioni collettive all’aperto. Per questo qualche altro palesino, quando ha visto il cartello di cantiere collocato lo scorso giovedì, ha commentato ironicamente: “Speriamo che i lavori previsti siano effettivamente di riqualificazione della piazza e non di distruzione, come è avvenuto in precedenza a piazza Mercato”. E, continuando, ha concluso: “Auguriamoci che non sia un altro scempio, perché da questa Amministrazione comunale c’è da aspettarsi di tutto. E, quindi, anche le follie ambientali!”. Per ora, invece, a Palese dal Comune si attende l’apertura della nuova scuola materna della zona 167, realizzata a circa 500 metri da piazza Capitaneo. Un’opera programmata circa vent’anni fa e realizzata con anni di ritardo da Comune rispetto alle effettive esigenze della comunità locale. Come pure si attende a Palese l’apertura del lascito Garofalo di via Indipendenza. Una struttura quest’ultima che, come si ricorderà, fu lasciata in eredità al Comune nel 2000 da un palesino, Benedetto Garofalo, e poi tenuta in totale abbandono per oltre un decennio. Ora, infatti, dopo i lavori di ristrutturazione prolunganti probabilmente per effettuare la consegna della struttura in prossimità delle elezioni, l’apertura al pubblico del lascito Garofalo non è azzardato immaginare che dovrebbe essere imminente. “Verosimilmente – esclamano diversi palesini – prima del 25 maggio prossimo, giorno delle votazioni amministrative!”. Anzi, quasi sicuramente prima non solo per il lascito Garofalo, ma anche per la nuova scuola materna della 167, anche se l’anno scolastico in corso terminerà a giugno. Ed un’Amministrazione comunale che inaugura cantieri, come le tre piazze, solo con i cartelli di cantiere prima delle elezioni, figuriamoci se non si prodigherà per tagliare i nastri di quelli già terminati da tempo qualche giorno prima della consultazione di fine maggio.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 22 Marzo 2014