Cronaca

Palese-Santo Spirito, Emiliano al presidente: “Rimani!” e Di Liso:”No grazie!”

Neppure la presenza del sindaco, Michele Emiliano, alla seduta del consiglio circoscrizionale di mercoledì sera è riuscita a far ritornare sui suoi passi il presidente, Saverio Di Liso, che già dal 18 ottobre scorso aveva preannunciato per iscritto, ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento sul decentramento, che in consiglio si sarebbe dimesso dalla presidenza circoscrizionale di Palese-Santo Spirito, alla quale era stato eletto nel turno di ballottaggio alle amministrative del 2009. Quindi, ora, alla Prima circoscrizione amministrativa di Bari dovrebbe arrivare un commissario del sindaco, per il tempo necessario all’indizione e svolgimento di nuove elezioni. Ed il condizionale è d’obbligo, in quanto non è detto che la procedura per indire la consultazione anticipa avvenga secondo le modalità ed i tempi previsti dall’articolo 36, comma, 6 dello stesso Regolamento. Infatti, l’Amministrazione barese potrebbe, per motivi di risparmio dei costi elettorali, decidere di far accorpare le elezioni circoscrizionali con le politiche della prossima primavera. Come è pure possibile che, nel caso in cui, nel frattempo, si dovesse sciogliere anticipatamente anche il consiglio comunale,  le elezioni circoscrizionali prevedibilmente avverrebbero in concomitanza a quelle comunali. A Bari, prima d’ora non si era mai verificato un caso di scioglimento anticipato di alcun consiglio circoscrizionale, sin da quando sono stati istituiti nell’ormai lontano 1981. Ciò che è accaduto adesso alla Circoscrizione di Palese-Santo Spirito rappresenta il primo caso nella storia del decentramento amministrativo cittadino. Perciò Di Liso passerà sicuramente alla storia locale come il primo presidente circoscrizionale, eletto direttamente dal popolo, ad aver abbandonatola la carica, mandando così “a casa” anche i 14 consiglieri. E, probabilmente, saranno state proprio le resistenze dei consiglieri circoscrizionali ad indurre il sindaco Emiliano a presentarsi nell’Aula consigliare della Prima circoscrizione per invitare pubblicamente, prima dell’apertura consiglio, il Presidente dimissionario a cambiare idea, rinunciando alle dimissioni. Un invito, poi, non accolto da Di Liso che, con stile e freddezza ha risposto ad Emiliano, declinando tutte le sue “avance” d’impegno futuro del capo dell’Amministrazione barese nei confronti della bistrattata realtà circoscrizionale di Palese e Santo Spirito. Promesse, quelle di Emiliano, che paradossalmente hanno riguardato, in primis, l’offerta d’istituzione di un nuovo “Comune autonomo” nell’ambito della costituenda “Città metropolitana” e di un rinnovato impegno a risolvere (“Non sappiamo in che modo e,  soprattutto ora, con quali fondi!” – ha silenziosamente esclamato qualcuno del pubblico presente) l’atavico problema dei locali passaggi a livello, che tagliano letteralmente in due l’abitato di Palese e Santo Spirito. Ma l’offerta di Emiliano, evidentemente, non è stata ritenuta credibile dal presidente Di Liso che, senza scomporsi minimamente per tutta la durata del discorso del sindaco (di circa un’ora), a seguire ha preso la parola e con franchezza ed onestà intellettuale ha seccamente dichiarato: “No grazie! Ribadisco e confermo la volontà di dimettermi.” Come a voler dire con stile al sindaco: “Grazie per aver riconosciuto gli errori che hai commesso nei confronti di questa comunità, ma delle tue promesse non mi fido più!”  Infatti, anche i commenti successivi di qualcuno del pubblico presente non sono stati affatto clementi nei confronti del sindaco di Bari, che forse avrebbe fatto bene a non presentarsi neppure alla seduta, visto che la sua credibilità istituzionale è stata considerata praticamente pari a zero proprio dalla figura istituzionale territoriale più rappresentativa di Palese e Santo Spirito che, tra l’altro, nel 2009 a livello locale è stata espressione di spicco della stessa coalizione politica di Emiliano. Se il sindaco, però, è uscito politicamente male dal non riuscito tentativo di convincere Di Liso a restare, le forze circoscrizionali di opposizione escono ancora peggio dalla seduta di consiglio di mercoledì scorso, per non aver approfittato della presenza di Emiliano, per contestare pubblicamente al sindaco colpe e responsabilità per le di “malefatte amministrative” che il Comune di Bari, da lui guidato, ha compiuto nei confronti della popolazione di Palese e Santo Spirito in otto anni di amministrazione del centrosinistra. Un’occasione unica e quasi irripetibile per chi a Palese e Santo Spirito, in Circoscrizione,  rappresentava gli elettori locali che, alle amministrative del 2009, non si lasciarono incantare dalle false promesse di riqualificazione e maggior attenzione sulle quali  il sindaco Emiliano e la sua coalizione avevano incentrato le loro richieste di consenso. L’opposizione, invece, si è limitata ad una riduttiva critica personalistica sull’operato del Presidente, nel vano tentativo di addossare a Di Liso responsabilità amministrative e politiche a lui sicuramente non imputabili. Infatti, tra il pubblico presente c’era chi con ironia ha commentato: “Ecco come funzionano politicamente ed amministrativamente le Circoscrizioni di decentramento amministrativo a Bari!”. Per, poi, concludere: “Bene ha fatto Di Liso  a mandare tutti a casa. In questa Circoscrizione almeno si risparmia nel costo politico.” Infatti,  dei costi politici della Prima circoscrizione di Bari, da qualche tempo se ne sta occupando la Corte dei Conti, con la Guardia di Finanza.     

 

Giuseppe Palella                


Pubblicato il 3 Novembre 2012

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