Cronaca

Palese Santo Spirito:Municipio o comune autonomo

Son passati tre anni da quando in una fredda mattinata di febbraio 2010 in via Capruzzi a Bari la maggioranza di centrosinistra, con un voltafaccia vergognoso, affossava la nascita del comune autonomo di Palese Santo Spirito e Carbonara Loseto in ossequio ai consigli dalla regia di Michele Emiliano che prometteva la nascita “alla velocità della luce” dei municipi privilegiando innanzitutto queste due circoscrizioni. Per quanto riguarda la velocità nessuno se ne è accorto ed è passato tanto tempo , per la luce nemmeno questa è stata vista perchè ancora oggi dopo una seduta fiume del  consiglio comunale del 18 Aprile u.s. tutto è caos ed anche fuori dall’aula Dalfino si sparano i numeri ,  tre, cinque, sei che non sono  da giocare al lotto bensì  proposte dei consiglieri comunali per la nascita dei municipi.E ,mentre in consiglio comunale e nelle commissioni si danno i numeri, a Palese tanti cittadini si riuniscono per discutere di Municipi e Comuni Autonomi  con famosi avvocati esperti di diritto amministrativo, docenti Universitari, sindaci di grossi comuni viciniori  . Per i sindaci di Terlizzi (Ninnì Gemmato) e di Bitonto( Michele Abbaticchio)  non ci sono dubbi, il comune autonomo è la migliore soluzione  per risolvere i problemi dei cittadini e mantenere la propria identità storica e culturale  che, per Palese e Santo Spirito e  Carbonara Ceglie Loseto, è ben diversa da quella della città di Bari. Interventi anche da parte degli altri relatori,  Vincenzo Colonna, Presidente Associazione Pro Loco Santo Spirito; Felice Eugenio Lorusso, avvocato amministrativista, Agostino Meale docente di diritto Costituzione dell’Università degli Studi di Bari.Dopo i relatori  ci sono stati  brevi interventi da parte di personaggi di rilievo nel mondo della politica e della società civile  come Giuseppe Anaclerio, presidente comitato per l’Autonomia di Carbonara. Ceglie, Loseto; Francesco Leccese, ex Presidente Circoscrizione Palese-Santo Spirito , l’ex Sindaco di Modugno Corriero e Tonino Gadaleta  del Comitato Municipi di Bari.Corriero , nel suo intervento,  ha posto l’accento sullo stato di degrado del lungomare della prima circoscrizione dove le spiagge libere sono poche a causa di concessioni demaniali date a iosa ai privati e soprattutto ha posto l’attenzione sull’esistenza di vecchi ruderi  lungo la costa tra cui il più famoso è l’ex-ostello della gioventù. Per Corriero,  al convegno ed alle sue conclusioni, deve essere data la massima visibilità possibile con ogni mezzo. Anaclerio , successivamente ,si è detto contrario ai municipi ed alle circoscrizioni e favorevole al comune autonomo per ragioni culturali, economiche e storiche ; quando Ceglie era un centro sviluppato -ha dichiarato-  Bari era  solo un villaggio di pescatori. Carbonara  con Ceglie e Loseto deve  recuperare il gap con gli altri comuni viciniori che hanno  avuto uno viluppo economico e sociale superiore, e sicuramente anche Palese e S.Spirito ha bisogno di questo. Prima del Consiglio comunale sull’istituzione dei municipi-ha proseguito- si era proposto  al Sindaco di fare tre municipi per il Comune di Bari e lasciar fuori la Prima e Quarta Circoscrizione come pure, altra proposta,  una unione di comuni tra Palese- S.Spirito e Carbonara Loseto come primo nucleo della città metropolitana. Poi l’intervento dell’ ex-presidente della 1^ Circoscrizione Franco Leccese che in riferimento all’invito dei relatori per avere appoggi concreti di consiglieri comunali sul percorso dell’autonomia  ha denunziato in maniera chiara ed inequivocabile che i  consiglieri comunali PD Massimo Maiorano e Antonio Bisceglie, palesini doc, fondatori  del Comitato per l’autonomia , sono  diventati i nemici del territorio e quindi  un appoggio da parte loro sull’autonomia era ed è “una partita persa”. Intervento anche di Antonio Gadaleta che ha sottolineato il fatto che dopo inviti, petizioni popolari  ha diffidato il comune di Bari a dare piena esecutività a quanto già stabilito nel regolamento sul decentramento riguardo a deleghe e competenze specifiche su cui  il Comune di Bari accentratore di potere ha fatto e fa orecchi da mercante. Poi rivolgendosi ai cittadini Gadaleta ha dichiarato che la battaglia sull’autonomia  era  legittima e sacrosanta ma doveva essere indirizzata ed inquadrata  nella istituzione della città metropolitana.  

Gaetano Macina



Pubblicato il 14 Giugno 2013

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