Palese: un’altra segnalazione alla Corte dei Conti contro il commissariamento
Non c’è pace al Comune di Bari sulla Prima circoscrizione amministrativa neppure adesso che, come è noto, gli organi elettivi non ci sono, essendosi dimesso lo scorso ottobre il presidente Saverio Di Liso e, quindi, sciolto il consiglio. Infatti, dopo lo scandalo sulle sedute di commissione effettuate verosimilmente soltanto per assentarsi dal lavoro e, poi, scoperto nel 2012 dalla Guardia di Finanza, a seguito di un’ispezione chiesta dalla Corte dei Conti per verificare alcune anomalie denunciate da un ex consigliere circoscrizionale, che già nel 2010 aveva segnalato dei presunti abusi di alcuni eletti nell’usufruire delle prerogative economiche connesse all’esercizio della funzione, ora un’altra “grana” rischia di abbattersi sull’Amministrazione barese a seguito di un’altra segnalazione alla Corte dei Conti, questa volta presentata però da due esponenti di centrodestra del disciolto consiglio circoscrizionale di Palese e Santo Spirito, Michele Piscopo (Pdl) ed Antonio Limongelli (Lista Simeone), che intravedono un considerevole danno erariale nella decisione adottata dall’amministrazione Emiliano di nominare commissario circoscrizionale Luca Scandale, esponente esterno all’apparato amministrativo comunale. Infatti, dopo le recenti modifiche comunali alla disciplina sulle elezioni circoscrizionali in caso di scioglimento anticipato, come è avvenuto lo scorso anno a Palese e Santo Spirito, il centrodestra barese aveva chiesto in Aula di approvare un emendamento del consigliere Massimo Posca (Pdl) che prevedeva la immediata sostituzione del commissario circoscrizionale in carica, Scandale per l’appunto, con un funzionario comunale, al fine di evitare un’inutile spesa in più che l’Amministrazione dovrà sostenere per corrispondere l’indennità ad un incaricato esterno all’Ente. Emendamento che sia il sindaco, Michele Emiliano,che la sua maggioranza non hanno condiviso, confermando così Scandale nel ruolo di commissario fino alle prossime elezioni circoscrizionali, che per effetto delle introdotte modifiche regolamentari si dovranno svolgere non più entro 90 giorni dallo scioglimento del consiglio, come era previsto in precedenza, ma in concomitanza con le comunali successive. E, quindi, nella primavera del 2014. La modifica introdotta recentemente dal consiglio comunale ha evitato così che l’Amministrazione barese sostenesse il costo di circa 200mila Euro, per far svolgere a Palese e Santo Spirito una consultazione anticipata, per le sole circoscrizionali, che avrebbero poi dovuto tenersi nuovamente in concomitanza con le prossime comunali. Però, appare alquanto strano che l’amministrazione Emiliano per un verso decide di risparmiare, per altro invece, pur potendo evitare la spesa del commissario esterno con la nomina di un dipendente comunale, decide di sostenere comunque un costo suppletivo di circa quattromila Euro mensili, oltre ulteriori oneri annessi e connessi al caso. E questo fatto genera qualche dubbio a Limongelli e Piscopo che, con l’esposto appena inviato alla Procura presso la Corte dei Conti, ma per conoscenza anche al sindaco Emiliano, al segretario generale, Mario D’Amelio, ed al direttore generale del Comune,Vito Leccese, chiedono ai giudici contabili di valutare se detto “compenso potrebbe comportare un dispendio di pubblico denaro con conseguente arreco di danno erariale alle casse dell’ente locale.” Ed, in fine, gli stessi ex consiglieri circoscrizionali concludono la loro segnalazione alla Corte rilevando “che al perdurare del presupposto seguirebbe la prosecuzione del danno.”L’esposto di Limongelli e Piscopo, a detta di qualche esperto in materia di danni erariali alle casse pubbliche, sarebbe più una sorta di provocazione politica all’amministrazione Emiliano, che un atto di denuncia in grado di sortire conseguenze giuridiche concrete, visto che non esistono precise norme che, nel caso in specie, obbligherebbero il Primo cittadino ad un risparmio di spesa nella nomina del commissario circoscrizionale. Una provocazione che sotto l’aspetto politico, invece, sarebbe oltremodo fondata, visto che Emiliano sembrerebbe orientato a fare un rimpasto di giunta, con la nomina di nuovi assessori ai quali vorrebbe chiedere di auto-ridursi l’indennità, per essere in sintonia con il clima di risparmio in atto nel Paese. Invece, la Prima circoscrizione è in evidente controtendenza rispetto a tale enunciazione di principio del Primo cittadino che, ancora una volta, con il ”fare” si dimostra incoerente rispetto al ”dire”.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 17 Aprile 2013