Cronaca

Panchine provvisorie in via Sparano ad “effetto tamarrata”

 

Un vero obbrobrio. Sono brutte a vedersi ,scomode nel sedersi e manca solo un tavolino al centro ed il pic nic  è servito. Ieri mattina tra i passanti nella centralissima via Sparano abbiamo registrato un coro quasi unanime di dissensi.Le panchine scure non sono piaciute alla gran parte dei baresi, ai quali abbiamo chiesto un giudizio sulla  utilità ed installazione provvisoria delle sedute in attesa del fantasmagorico e costoso restyling. E’ su tutte le furie una nota commerciante di via Sparano che ci prega di non citare il suo nome : ” sono un pugno in un occhio” sbotta la signora,che aggiunge; “sarebbe questo l’arredo urbano? “. Alla domanda se  sia stata interpellata circa il posizionamento delle panchine, così come affermato e riportato ieri anche al nostro quotidiano dall’assessora allo sviluppo economico Palone, la commerciante ha  avuto un composto gesto di stizza ” a me non è stato chiesto nulla e nessuno mi ha interpellata. Mi sono ritrovata queste panchine davanti all’ingresso del mio negozio e la cosa mi ha alquanto irritata” ha concluso la signora. Che le panchine siano effettivamente brutte  e  pure scomode sembra un dato oggettivo, come oggettivo è che le dette panchine non hanno nulla a che vedere con le comode sedie imbottite installate sugli scranni consiliari su cui sono soliti sedere (alle volte pure bivaccando) i nostri eletti del popolo, per giunta ben retribuiti dai contribuenti. Che il volgo si accontenti di assi di legno e ferro battuto ,e non pretenda oltre con ulteriori richieste…. Ci sono le mega opere da realizzare, l’ agape di  nuova generazione di palazzinari da rifocillare, e qualche sommo amministratore locale non può  e non intende disperdere le sue preziose energie in queste minuzie popolari. Che l’estetica ed il buon gusto vadano a farsi benedire! Tutti si ricrederanno a restyling ultimato, sembra aver sentenziato il moderno marchese del Grillo. Che il decoro ed il senso del buon gusto siano alquanto latitanti nell’attuale giunta comunale  lo conferma il fatto che  ad ogni strada  ad intersezione proprio con via Sparano sostino da tempo  fila di cassonetti, il più delle volte stracolmi,  a mo’ di indecente arredo urbano. Se poi a tutto questo si aggiunge l’inelegante  “mistero buffo” del lungo serpentone in metallo  installato chissà da chi in via Piccinni, sul retro di Palazzo di città, sconsiderata installazione   che sfregia  uno dei palazzi più storici della città, si ha l’esatta dimensione di quanto siano sensibili i nostri consiglieri comunali in fatto di  gusto estetico, e purtroppo  non solo di quello. Sulle panchine provvisorie (che per fortuna ,ricordiamolo, saranno rimosse dopo l’Epifania)  ieri intanto  sono tornati a sedersi i pensionati e gli anziani accompagnati dalle rispettive badanti; anche loro hanno lamentato  scomodità, pur essendo  soddisfatti  per aver finalmente ritrovato un punto di ristoro per le loro stanche membra. Da menzionare un simpatico scambio di battute avvenuto sempre ieri mattina tra il cronista in compagnia del  fotografo e tre signore giunte dalla provincia per fare acquisti in città. Le tre donne, passeggiando per via Sparano, alla vista delle panchine hanno manifestato tutta la loro perplessità dispiacendosi anche per la rimozione delle palme. Informate da noi  del fatto che tutta questa “rivoluzione” è stata voluta e decisa dal sindaco Decaro ,una delle tre donne, qualificatasi in seguito  per una docente di storia dell’arte in un liceo di un paese del sud est barese, ha invitato il nostro primo cittadino ad andare a ripetizioni da lei. Appreso che Decaro   è  per giunta anche  un ingegnere, la professoressa in vena di celie ha testualmente affermato: ” ma il vostro sindaco la laurea l’ha  trovata per caso  nella busta dei pop corn o in quella delle patatine ?”. Gran risata, una stretta di mano, un saluto  e poi di corsa in redazione a scrivere le nostre amenità.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 4 Novembre 2016

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio