Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Biagia Marniti (III Parte)

Pochi grammi di poesia al giorno  per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

Biagia Marniti lavora anche come giornalista pubblicista, collaborando alla stesura di riviste letterarie e rubriche culturali per la Rai.Consegnata al successo  come una delle più belle voci della poesia italiana del secondo Novecento, pubblica, tra le altre, Giorni del mondo (1967), Il cerchio e la parola (1979) e Il gomitolo di cera (1990).Dalle sue opere emerge l’alto profilo artistico che, sin dalla scelta del nome, Biagia Marniti si è voluta c
ostruire, facendo di se stessa un cantore dei tempi; una donna che ha dato tutto di sé per rendersi parola forte e che si è voluta dare una precisa auto-definizione come persona-strumento poetico capace di filtrare la realtà, sia quella squisitamente umana che quella sociale, una sorta di scelta di vita vissuta come religione laica, un’offerta umana sull’altare dei più alti valori della poesia.

 

Il silenzio dell’ulivo

La tua voce era il silenzio dell’ulivo

che cresce nella terra avara ma feconda.

Paziente eri come l’ulivo.

Seguivi il secolo

con alacrità di anni giovanili,

a te quasi centenario nulla sfuggiva:

l’ironia scivolava senza malizia

e il sorriso

accompagnava i miei giorni.

Ora le astate foglie

gemono al vento

e nel lungo mormorio

ascolto, padre, il tuo silenzio.

ascolto, padre, il tuo silenzio.

 

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 17 Marzo 2022

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