Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Blaga Dimitrova (IV Parte)

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

Su invito del Presidente francese Mitterand, il 2 giugno 1989 Blaga Dimitrova riesce a recarsi alla conferenza internazionale di Parigi sui diritti umani. Con la fine del regime comunista in Bulgaria viene eletta prima al Parlamento e nel 1992 nominata Vicepresidente della Repubblica. Tuttavia, per contrasti con il Presidente, abbandona la politica e si dedica esclusivamente alla scrittura. Muore a Sofia il 2 maggio 2003. Lungo l’intero suo percorso letterario ha meditato sul valore della vita, sul passaggio temporaneo dell’uomo sulla terra e sul suo rapporto con la natura, sfidando il lettore a svelare il significato dell’esistenza e del labirinto (da qui il titolo della raccolta che contiene i testi scritti dal 1985 al 1987) dell’animo umano. La sua è stata un’opera di ricerca e di evoluzione continua che le ha permesso di essere annoverata tra i più significativi scrittori di lingua bulgara del ventesimo secolo.

 

 

 

Illuminazione

 

Entro nella vecchiaia in punta di piedi,

come in un bosco d’autunno,

passo dopo passo sulle foglie vive

che ancora cadono.

Davanti a me – l’albero della vita.

E lentamente con sguardo ansimante

salgo verso il passato

e scendo nei giorni futuri.

Finalmente! Tanto infinito è per me

il cammino senza fretta.

Le direzioni non sono avare di curve.

La lontananza non fa male.

Non colpisce il gong della luna.

Non può essere incatenato

lo spirito che ha infranto le catene.

 

da A metà 1986

 

 

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 7 Maggio 2022

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