Pane e quotidiano con Cosimo Russo (III parte)
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
Nelle sue poesie Cosimo Russo, cerca il senso, l’armonia, a volte celata nel rapporto sottile tra il dettaglio e l’insieme, tra micro e macro cosmo, accostando l’infinitamente piccolo all’immenso, esortando quindi, alla riappropriazione della bellezza che è insita in tutte le cose, anche in quelle quotidiane e in quelle più umili. I suoi versi celebrano infatti i granelli, le formiche, la terra, la natura nelle sue forme più semplici e meno appariscenti. Cosimo Russo, con la sua poesia, ci conduce verso una piena adesione alla vita in tutte le sue forme, anche se ” non siamo nessuno fuori da questo spazio euclideo”, e “siamo uno” nella nostra dimensione temporale relativa, “siamo uno” nel nostro labirinto esistenziale. In un appunto personale, poi pubblicato egli scrive: «Mi ingrasso ogni giorno/ di più di esistenza:/ finirò per morirci».
Principe dell’immaginazione
Principe dell’immaginazione
Eppure se ci penso ho già vissuto questa vita,
dal nettare dell’esistenza ho attinto infinite volte
[con odio e amore
in un tempo che scorre circolare
a cui manca l’inizio e la fine
e principe dell’immaginazione vago nell’eternità.
Disperdo i miei versi nel tempo
Lo misuro lo spazio visibile
lo esploro fino in fondo
finché dura l’essere
nel mondo.
Celebro allo stesso modo
il granello di sabbia e
le eterne stelle
per congiungere la grezza anima mia
con il tutto.
Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Pubblicato il 5 Ottobre 2023