Pane e quotidiano con Elio Pecora (III parte)
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
A Roma, dalla fine degli anni settanta a metà degli anni novanta, Elio Pecora cura letture pubbliche e incontri letterari in teatri, gallerie, librerie dove chiama poeti, scrittori, musicisti di diverse generazioni e notorietà. Collabora a quotidiani e settimanali fra i quali Tempo Illustrato, La Stampa –Tuttolibri, L’Espresso e alle riviste Nuovi Argomenti, Ulisse. Conosce e frequenta molti esponenti della letteratura e delle arti. Fra questi Alberto Moravia, Elsa Morante, Aldo Palazzeschi, Sandro Penna, Dario Bellezza, Amelia Rosselli. A molti di questi amici dedica scritti critici e poesie. In particolare per l’amico poeta Sandro Penna scrive la biografia Una cheta follia (1984). Ne Il libro degli amici, Pecora descrive il folto gruppo di prosatori, poeti pittori attori, galleristi, musicisti che frequenta, raccontandone le giornate e gli incontri. Sono gli anni in cui la capitale pullula di cinema d’essai e di teatri d’avanguardia, di librerie affollate e dove, nelle strade e nelle piazze del Centro, ancora è dato godere di vasti silenzi e di straordinarie apparizioni: De Chirico sulla porta del Caffè Greco, i Torlonia a cavallo che scendono da Villa Borghese, Fellini che traversa piazza di Spagna. Tra le pagine del suo libro non è assente il dolore per la morte di Pasolini e più tardi per il suicidio della Rosselli. e per la città di Roma che l’autore non riconosce più poiché annientata dal rumore e da un’incompresa estraneità. La sua narrazione non muove dalla nostalgia, ma piuttosto dal bisogno di consegnare una memoria viva di un tempo ormai remoto.
Quadri cittadini
Torna la folla, ad assalire, a tenere
le mura strette della città fra le porte.
In mezzo ai gridi, alle risa, ai richiami,
anche minacce, anche parole d’intesa:
sgombro il futuro di ogni resa o castigo.
In cielo appare la luna del primo quarto,
il sole scende dietro terrazze e antenne.
Di tanti ognuno comprende nel buio cuore
l’urgenza estrema di questo andare insieme,
l’uno a fianco dell’altro, portando la norma
che viene prima del pane, prima del sonno,
e qui spinge e consuma nel giorno veloce.
da Simmetrie, 2007
Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Pubblicato il 6 Aprile 2023