Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Ester Guglielmino

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi

Tono crepuscolare nella dichiarazione di una poesia che non celebra il pieno ma “carezza il vuoto”. La poetessa ragusana ricerca con sapiente consapevolezza ciò che sfugge ad un occhio frettoloso per farne dono poetico.

Non cantai la mela

Non cantai la mela
ma il morso inciso
nel bianco della polpa,
non la luna piena
ma lo spicchio sottile
nel cielo nero nero,
non cantai il frutto
ma il destino scritto
del fiore appena colto,
non la gioia del saluto
ma ogni partenza
e il suo dolore muto,
e se non cantai mai
la pienezza
è perché la poesia
carezza
il vuoto asciutto
che sta
nella mancanza.

Da Altre Stagioni, Placebook, 2024

Ester Guglielmino

 

 

Eclissi lunare del 7 settembre 2025

 

Carezzare il vuoto che sta nella mancanza e’ appartenergli e riconoscerne il suo valore di assenza-presenza. Struggenti versi poetici.

 

Ester Guglielmino è nata Modica, dove vive. È laureata in Lettere Classiche e da diversi anni insegna Lettere e Latino. Ha pubblicato, per la Placebook Publishing e Writer Agency, le raccolte Sull’orlo di un bicchiere screziato di rossetto (2022), Il canto muto delle stelle (2023), Altre stagioni di morte e di amore (2024). Nel 2025 ha pubblicato la silloge Diario Femminile Singolare per Delta3 Edizioni. Suoi contributi compaiono su vari siti, riviste online, antologie. È tra i redattori del Lit-blog Finestre, fondato da David La Mantia, con la rubrica Il diario di Dafne e del blog Le parole di Fedro, fondato da Sergio Daniele Donati, con la rubrica Metricamente. Manuale di sopravvivenza metrica.

 

 

A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli Previati


Pubblicato il 9 Ottobre 2025

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