Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Mariella Bettarini (II Parte)

Pochi grammi di poesia al giorno  per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

Durante l’infanzia, Mariella Bettarini, vive per un periodo a Torino e poi per tredici anni a Roma; ma entrambe le esperienze l’hanno segnata negativamente. È del 1966 la sua prima raccolta ‘Il pudore e l’effondersi’. Nel 1973, in un’Italia speranzosa che stava cominciando ad entrare nel vivo degli avvenimenti del ‘68, dà vita, insieme ad amici scrittori, alla rivista ‘Salvo imprevisti’, quadrimestrale che si occupa prevalentemente di donne e cultura, di meridionalità e di teatro.

 

ai fiati nostri

a noi luoghi

di guerra — alla terra

alla sorte

a un approdare

con i ciclamini

alle erbe

ai bambini

( da ‘Il viaggio/Il corpo’)

 

Il volo

forse perché non hanno lussi – agi – padronali

dimore – spazi superflui

perché assoluti essenziali

gli uccelli volano

volano altissimi

i balestrucci – loro casa

l’aria – loro dimora

tutto il cielo – aeree libertà – lievi vertigini

con sé recando

così lievemente

volano

storditamente volano

vanno volando senza peso

volano

non volendo

meno vogliono più volano

non volenti

sono solo leggerissimi

beatissimi corpi in volo

(da ‘Balestrucci, un racconto in versi’ )

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

 


Pubblicato il 26 Gennaio 2022

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