Pane e quotidiano con Nazik al-Mala’ika (IIIparte)
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
Con la prima raccolta di Nazik al-Mala’ika intitolata “L’amante della notte” , pubblicata nel 1947, emerge la genialità di questa donna che con i suoi componimenti va a minare uno dei capisaldi della poesia araba: la metrica.Vince una borsa di studio nel New Jersey, perciò si trasferisce negli Stati Uniti e, dopo aver conseguito un master in letterature comparate, ottiene una cattedra universitaria e insegna letteratura.
Il convitato assente
Certo se tu fossi venuto ci saremmo intrattenuti
a conversare con gli amici
finché fossero partiti
e allora anche tu forse
saresti parso come gli altri, ma la sera è già passata
e il mio sguardo gridando
interrogava ogni sedia vuota
cercando fra gli astanti
sino alla fine della sera
l’unico che non è venuto.
Che tu arrivi un giorno
ormai non lo desidero:dai miei ricordi all’istante
svanirebbero il profumo
e i colori di quest’assenza, rotta l’ala alla fantasia
languirebbero le mie canzoni.
Stringendo le dita
intorno ai frantumi
dell’ingenua mia speranza
ho scoperto di amarti
nelle sembianze del sogno, e se anche tu fossi qui
adesso in carne ed ossa
io seguiterei a sognare
quell’invitato assente.
(Traduzione di Pino Blasone)
Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Pubblicato il 5 Aprile 2024