Pane e quotidiano con Pierfrancesco Bruni (III parte)
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
Pierfrancesco Bruni, come Commissario Unesco per la diffusione della cultura italiana all’estero, compie diversi viaggi di cultura. Nel suo ultimo viaggio a Tetovo, in Macedonia, dov’è ritornato dopo dieci anni, ha incontrato poeti da tutto il mondo, tra cui il capo della comunità religiosa dei Baktashima. Di questo recente viaggio Bruni ha affermato: «Lì si vive una contaminazione di lingue e di costumi in un incrocio tra balcani e mediterranei. Un percorso spirituale tra poesia e dialettica religiosa.»
Per Bruni la letteratura e la vita senza il sogno, l’amore e l’ironia non avrebbero senso. L’amore, quando è sogno, ha sempre delle illuminazioni. Il saggio-racconto “Mediterraneo. Percorsi di civiltà nella Letteratura contemporanea” rappresenta l’emblematica testimonianza del percorso del suo pensiero. Tra i temi che predilige in poesia vi sono la nostalgia, il viaggio, spesso correlato alla figura mitologica di Ulisse, l’amore e attraverso il simbolismo attraversa la vita superandone la materialità per approdare verso l’essenzialità.
Bruni è convinto che gli orizzonti sono nel viaggio e le albe e i tramonti possono anche somigliarsi ma non hanno mai lo stesso colore. Non viaggia per ritrovarsi perché è convinto che gli approdi non sono mai consapevolezza e che gli arrivi s’intrecciano con le partenze e i ritorni e vanno sempre oltre Itaca.
Ho raccolto nello sguardo della sera
il tuo silenzio
per viverlo nelle parole che il vento racconta quando l’isola
abita la mia anima e tu ascolti il mare.
* * * * *
Non ci fu il tempo.
Passò come una nuvola nera.
Rimase la tenda in uno svolazzare di vento
tra il profumo di mare e i profumi di dentro. La stanza con il
talamo in disordine di amanti incorniciò i nostri corpi
negli abbracci virulenti.
da Quando Morgana mi raccontò
Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Pubblicato il 16 Novembre 2023