Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Roberto Casati

Prestati alla poesia. Siamo poeti quando la poesia ci chiama ad esserlo

Roberto Casati è nato nel 1958 a Vigevano (PV) dove attualmente vive. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Amore e disamore (Edizioni Lo Faro Roma – 1984), Roma e Alessandra (Edizioni Tracce Pescara – 1986), Coincidenze massime (Edizioni del Leone Spinea – 1988), Ipotesi di fuga (Edizioni del Leone Spinea – 1992), In navigazione per Capo-Horn (Edizioni del Leone Spinea – 1999), Carte di viaggio (Guido Miano Editore Milano – 2016), Appunti e carte ritrovate (Guido Miano Editore Milano – 2020).Hanno scritto della sua poesia, fra gli  altri: A. Coppola, F. Piccinelli, G. Barberi Squarotti, M. Ferrante, A. Cappi, P. Ruffilli, P. Codazzi, N. Di Stefano Busà, R. Carifi, G. Ladolfi, G. Mazzocato, G. Miano, E. Concardi, N. Pardini, E. Dalla Libera, R. Piazza.

 

 

L’ultimo giorno di Atlantide

il cielo era il sorriso dimenticato

perduto sulla stanca perversione

che le pietre scavate dall’oceano

riprendessero vita subito dopo

l’ultimo sciabordio sulla rena.

Così ho visto il tuo viso

scolorire all’ultimo angolo di sole

sguardo imprevisto nel lento dimenticare

dove le parole hanno il gusto antico

di stanchezza appena sciolta in bocca

nostalgia spogliata di ogni fascino.

Il tuo sapore sulla mia pelle

raccoglieva fotogrammi in bianco e nero

nell’intravisto taglio sui pensieri

sugli ultimi pensieri ancora aggrappati

sulla lama dell’ultimo giorno

in procinto di diventare notte poi per sempre.

 

“La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia: anche la ghigliottina” Milan Kundera –  L’insostenibile leggerezza dell’essere

 

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 5 Ottobre 2023

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