Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Valerio Magrelli (III Parte)

Pochi grammi di poesia al giorno  per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi.

Intanto alla scuola dei grandi autori francesi, Valerio Magrelli va formandosi la sua poesia intensa e originale. Nei primi anni Novanta dirige una collana di poesia per l’editore Guanda e nel 1993, per Einaudi, la collana ‘Scrittori tradotti da scrittori’; l’originalità di questa collana consta nella pubblicazione dei testi poetici in tre diverse lingue. Successive a ‘Ora serrata retinae’ sono ‘Nature e venature’, del 1987; ‘Esercizi di tiptologia’, del 1992; ‘Didascalie per la lettura di un giornale’, del 1999; ‘Disturbi del sistema binario’, del 2006. Con ‘Nature e venature’ vince il Premio Viareggio, dimostrando un’acuta capacità di rendere in versi la condizione dell’umanità contemporanea. Dà alle stampe (tra gli altri, con Einaudi e Laterza) ‘Didascalie per la lettura di un giornale’, ‘Nel condominio di carne’ (opera in prosa poetica che riprende molte delle tematiche affrontate nella prima raccolta), ‘La vicevita. Treni e viaggi in treno’.

L’abbraccio

 

Tu dormi accanto a me così io mi inchino

e accostato al tuo viso prendo sonno

come fa lo stoppino

da uno stoppino che gli passa il fuoco.

E i due lumini stanno

mentre la fiamma passa e il sonno fila.

Ma mentre fila vibra

la caldaia nelle cantine.

Laggiù si brucia una natura fossile,

là in fondo arde la Preistoria, morte

torbe sommerse, fermentate,

avvampano nel mio termosifone.

In una buia aureola di petrolio

la cameretta è un nido riscaldato

da depositi organici, da roghi, da liquami.

E noi, stoppini, siamo le due lingue

di quell’unica torcia paleozoica.

 

Da ‘Esercizi di tiptologia’ (Mondadori 1992)

rubrica  a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 20 Gennaio 2022

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