Pane e quotidiano, la Poesia è di tutti
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
Del premio nobel portoghese José Saramago questa poesia in cui l’autore tiene lo sguardo rivolto al cielo in un tramonto che immaginiamo di forte impatto visivo e paesaggistico. Il poeta travalica con l’anima l’immagine dipinta che ha lì davanti per mettersi a dialogare col sole a cui probabilmente chiede di aprirgli uno squarcio nella memoria. I movimenti del cielo sono in sintonia con il movimento del suo pensiero. Ma un tramonto è anche metafora del chiudere gli occhi, con innumerevoli tramonti che “affollano i ricordi”.
Tramonto
Cos’altro mai puoi dirmi che io non sappia,
vena del sol che sangue dai alla terra,
sfilacciar quieto di nebbia rifratta
tra l’azzurro del mare e il ciel vermiglio?
Quanti tramonti affollano i ricordi,
quante lingue di fuoco sulle acque,
e tutti si confondono, di notte,
quando, calato il sole, chiudi gli occhi.
José Saramago
Fernando Stendardo, Tramonto a Leuca, 2023
Lingue di fuoco fluttuano in cielo come i ricordi emozionati nella mente.
A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli Previati
Pubblicato il 5 Dicembre 2024