Pane e quotidiano, la Poesia è di tutti
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi

Il mare come metafora dell’immensità che ci agita dentro e intorno in questa efficace poesia di Paolo Polvani in cui le forti e nitide immagini si susseguono creando grandi suggestioni ad alta densità emozionale.
Di che colore è il mare
I gabbiani lo sanno di che colore è il mare,
ne custodiscono il rimpianto in fondo agli occhi,
ne sigillano come un segreto il suono dentro il becco,
ne piluccano i bordi fingendo distrazione,
ne assaggiano la pelle, lì dove non ci sono date,
non ci sono calendari ma solo l’andirivieni delle nuvole.
L’azzurro è un artiglio che non lascia scampo,
ti divora i sogni, è una minaccia e un lampo,
la tentazione di un azzardo, una pazzia, è un giugno
spaginato di rondini, sciabolata di gioia, un pugno.
Eccolo il mare azzurro come una paura.
E’ qui che galleggiamo ad ali spalancate.
Questo è l’azzurro che ci assedia e ci tormenta,
ci soffoca, ci strazia il suo grido lontano.
Paolo Polvani
C.D. Friedrich, Monaco in riva al mare, particolare, 1808-10
“Eccolo il mare azzurro come una paura” e “I gabbiani lo sanno di che colore è’ il mare”, lo sentono.
A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli Previati
https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/autrici-autori/maria-pia-latorre
Pubblicato il 12 Febbraio 2025