Pane e quotidiano, la Poesia è di tutti
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
Struggente e suggestiva questa poesia di Zaccaria Gallo, poliedrico autore dalle mille profondità. Affida ad una domanda-similitudine il congedo dall’inverno, caricandolo di delicate descrizioni-camei che gli rendono saluto e omaggio, come in un libro di fiabe.
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Inverno come fiaba
Quando questo inverno sarà passato,
e lo ricorderemo,
sarà come aver letto un libro di fiabe?
Col suo alone, la nebbia nel parco
attorno al lampione,
l’arancio protetto dal freddo,
nel giardino nascosto,
piccole gemme in gestazione,
il richiamo, il cappello, il cappotto,
le calze, l’ombrello
e il sole che, fragile,
sale rami denudati di foglie.
La brina, che sui sassi s’invetria,
il mare che non si ripara,
il legno che profuma i camini,
le lancette lente sugli orologi,
e tu, tu a riscaldarmi il cuore…
Quando quest’inverno sarà passato,
e lo ricorderemo,
sarà come aver letto un libro di fiabe.
Zaccaria Gallo
Claude Monet, Disgelo presso Vetheuil, 1880
Dipinto a un anno dalla morte della moglie Camille, il dipinto testimonia di un pallido arrivo della primavera dopo il gelo invernale, gelo della natura e ancora gelo nel cuore dell’artista.
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A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli
Pubblicato il 2 Aprile 2025