Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano, la Poesia è di tutti

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi

Nei paesi del Nord, al gelo reale che la primavera può ancora riservare nel mese di aprile, Brecht accosta quello simbolico rappresentato dal rischio di una guerra imminente. Così, negli ultimi versi del componimento, con un semplice gesto di cura compiuto verso un essere vivente che soffre, si compie il desiderio di protezione da un futuro minaccioso.

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Primavera 1938

 

Oggi, domenica di Pasqua, presto

un’improvvisa tempesta di neve

si è abbattuta sull’isola.

Tra i cespugli verdeggianti c’era neve. Il mio ragazzo

mi ha portato verso un piccolo albicocco attaccato alla casa

strappandomi ad un verso in cui puntavo il dito contro coloro

che stanno preparando una guerra che

può cancellare

il continente, quest’isola, il mio popolo,

la mia famiglia e me stesso. In silenzio

abbiamo messo un sacco

sopra all’albero tremante di freddo.

Bertolt Brecht

 

 

Vincent Van Gogh, Souvenir de Mauve, 1888

La primavera esplode anche se l’erba è coperta di neve. La gioia che procura questa visione, copre o fa dimenticare per qualche momento qualsiasi triste pensiero.

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A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli


Pubblicato il 17 Aprile 2025

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