Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano. La Poesia è di tutti

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi

Forugh Farrokhzad, artista iraniana, utilizza sapientemente la sua appartenenza all’universo naturale per raccontare. La piena coscienza di adesione alla natura la porta in modo solo all’apparenza spontaneo a esprimere sia la sua peculiarità di donna quanto la sua viva identità culturale.

 

 

Saluterò di nuovo il sole

Saluterò di nuovo il sole,
e il torrente che mi scorreva in petto,
e saluterò le nuvole dei miei lunghi pensieri
e la crescita dolorosa dei pioppi in giardino
che con me hanno percorso le secche stagioni.

Saluterò gli stormi di corvi
che a sera mi portavano in offerta
l’odore dei campi notturni.

Saluterò mia madre, che viveva in uno specchio
e aveva il volto della mia vecchiaia.
E saluterò la terra, il suo desiderio ardente
di ripetermi e riempire di semi verdi
il suo ventre infiammato,
sì, la saluterò
la saluterò di nuovo.

Arrivo, arrivo, arrivo,
con i miei capelli, l’odore che è sotto la terra,
e i miei occhi, l’esperienza densa del buio.
Con gli arbusti che ho strappato ai boschi dietro il muro.

Arrivo, arrivo, arrivo,
e la soglia trabocca d’amore
ed io ad attendere quelli che amano
e la ragazza che è ancora lì,
nella soglia traboccante d’amore, io
la saluterò di nuovo.

Forugh Farrokhzad

La ragazza è lì, a contatto con la terra. La sua posa trasmette un anelito, una speranza di varcare una soglia che è stata e vuol tornare ad essere amore.

A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte. Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli Previati

 

#paneequotidiano#mariapialatorre#poesia

 

 


Pubblicato il 9 Ottobre 2024

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