Pane e quotidiano, la Poesia è di tutti
Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi
Un breve esergo tratto da Vladimir Nabokov introduce i versi di Valerio Magrelli sull’arduo compito del traduttore il cui lavoro è paragonato a quello dell’imballatore che procede nello svuotare una stanza durante un trasloco. Il poeta è tormentato dal fatto di non riuscire a trovare l’espressione giusta per formulare linguisticamente quello che ha in mente. La parola viene ricercata con insistenza e con fatica per non tradire il “fragile” contenuto da trasmettere.
L’imballatore
Cos’è la traduzione? Su un vassoio
la testa pallida e fiammante d’un poeta
(Nabokov)
L’imballatore chino
che mi svuota la stanza
fa il mio stesso lavoro.
Anch’io faccio cambiare casa
alle parole, alle parole
che non sono mie,
e metto mano a ciò
che non conosco senza capire
cosa sto spostando.
Sto spostando me stesso
traducendo il passato in un presente
che viaggia sigillato
racchiuso dentro pagine
o dentro casse con la scritta
“Fragile” di cui ignoro l’interno.
È questo il futuro, la spola, il traslato,
il tempo manovale e citeriore,
trasferimento e tropo,
la ditta di trasloco.
Valerio Magrelli
da Didascalie per la lettura di un giornale, 1999
Gustave Moreau, Orfeo, 1865, particolare
Forse il poeta è un martire della parola vera, giusta e ancor più ha un compito delicato chi deve tradurcela, senza tradirla.
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A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte
Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli Previati
Pubblicato il 14 Maggio 2025