Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano, la Poesia è di tutti

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi

Viaggiare rappresenta la vita perfetta e autentica per Pessoa, il poeta dalle tante identità. Nel movimento continuo del viaggiatore egli ravvisa l’assenza di un fine e anche la mancanza di ansia nel conseguirlo. Come suggerisce il titolo stesso della lirica, l’enigma dell’io svanisce nella lucida follia del sogno, e al suo sguardo non si spalanca altro che terra e cielo, ovvero l’intima e assoluta sostanza delle cose.

 

Se io ancor che nessuno

 

Se io, ancor che nessuno,
potessi avere sul volto
quel lampo fugace
che quegli alberi hanno,
avrei quella gioia
delle cose al di fuori,
perché la gioia è dell’attimo;
dispare col sole che gela.
Qualunque cosa m’avrebbe meglio
giovato della vita che vivo –
vivere questa vita di estraneo
che da lui, dal sole, mi era venuta!
Viaggiare! Perdere paesi!
Essere altro costantemente,
non avere radici, per l’anima,
da vivere soltanto di vedere!
Neanche a me appartenere!
Andare avanti, andare dietro
l’assenza di avere un fine,
e l’ansia di conseguirlo!
Viaggiare così è viaggio.
Ma lo faccio e non ho di mio
più del sogno del passaggio.
Il resto è solo terra e cielo.

Fernando Pessoa

 

Anish Kapoor, Sky mirror, 2001

Il sogno del passaggio, dalla terra al cielo. ‘Non avere radici’. ‘Vivere soltanto di vedere’.

 

 

 

A cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

Selezione iconografica a cura di Chiara Troccoli Previati

 

https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/autrici-autori/maria-pia-latorre

 

 


Pubblicato il 12 Giugno 2025

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