Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano, Lorenzo de’ Medici

Igennaio 1449nasce a Firenze Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico. E’ figlio di Piero, signore di Firenze, e di Lucrezia Tornabuoni. Riceve un’educazione umanistica: segue le lezioni di poetica ed eloquenza di Cristoforo Landino e frequenta l’Accademia di Marsilio Ficino. Appena ventenne, assume il governo di Firenze, dimostrandosi oltre che fine politico anche grande mecenate. E’ uomo di grandi interessi culturali, letterato, poeta e scrittore egli stesso. Le sue opere rispecchiano il mondo dell’epoca e rappresentano un incontro tra gli ideali umanistici e la letteratura volgare. Muore l’8 aprile 1492, a soli 43 anni. Nella suaproduzione letteraria dimostra una grande abilità nel passare da uno stile all’altro e da un genere all’altro. Inizia la sua attività letteraria con liriche di ascendenza petrarchesca legate all’amore per Lucrezia Donati, ma anche con poesie comico-burlesche come la celebre Nencia da Barberino,idillio rusticano, realistico e popolareggiante. Negli anni a seguire, nonostante il carico dell’azione politica dovuta al suo ruolo di governo della Signoria di Firenze, continua a scrivere di tutto, traendo spunto dai modelli di Poliziano, poeta della corte medicea.Un genere letterario che Lorenzo de’ Medici favorisce e a cui si dedica è quello dei Canti carnascialeschi, espressione della sua piena maturità artistica. Della sua celeberrima Canzona di Bacco, ricordiamo i famosi versi: “Quant’è bella giovinezza,/ che si fugge tuttavia!/ chi vuol esser lieto, sia:/ di doman non c’è certezza”.

 

L’Aurora

 

Era già rosso tutto l’oriente

e le cime de’ monti pariean d’oro:

la passeretta schiamazzar si sente,

e ‘l contadin tornava al suo lavoro…

Ritornavansi al bosco, molto in fretta,

l’allocco, il barbagianni e la civetta.

La volpe ritornava alla sua tana,

e ‘l lupo ritornava al suo deserto…

Avea già la sollecita villana

alle pecore e a ai porci l’uscio aperto.

Netta era l’aria, fresca e cristallina,

e da sperar buon dì per la mattina.

 

rubrica  a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 1 Gennaio 2022

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