Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano, Paul Eluard

Il  14 dicembre 1895  nasce a Saint-Denis, in Francia, Paul Eluard, poeta tra i maggiori esponenti del movimento surrealista. Si rivela di salute cagionevole fin dalla più tenera infanzia e a sedici  viene ricoverato  in sanatorio, in Svizzera, a seguito della diagnosi di tubercolosi. Il periodo vissuto in sanatorio è fondamentale per lui: è qui infatti che scrive le prime poesie ed è sempre qui che incontra la musa protagonista di tante sue poesie, la giovane russa Helena Dmitrievna Diakinavam che diventerà la sua prima moglie. Mentre si trova sul fronte della Prima Guerra Mondiale, pubblica una raccolta di poesie, “Le devoir”. Attorno al 1920, dopo la pubblicazione della raccolta “Mourir pour ne pas mourir”, parte segretamente da Marsiglia per un viaggio in giro per il mondo. Durante la sua assenza non dà alcuna notizia di sé, né parlerà mai di questa misteriosa avventura. Il suo rapporto con la moglie, entrerà  in crisi e nel 1930 la donna lo lascia per il pittore Salvador Dalì. Nello stesso anno Eluard incontra il secondo grande amore della sua vita: l’alsaziana Maria Benz,che compare in molte sue poesie con  il nomignolo di Nusch. Gli anni che vanno dal 1930 al 1938 vedono Éluard impegnato contro la violenza della dittatura fascista che porta all’avvento di Hitler in Germania e alla vittoria di Franco in Spagna. Il poeta è sempre presente nell’offrire contributi non solamente poetici ma umani e politici. Quando, nel 1946, Nusch muore, Paul è talmente disperato che pensa addirittura al suicidio, ma riesce a renderle omaggio, dedicandole la raccolta “Le temps déborde”. Morirà il 18 novembre del 1952.

 

T’amo

 

T’amo per tutte le donne che non ho conosciuto
T’amo per tutte le stagioni che non ho vissuto
Per l’odore d’altomare e l’odore del pane fresco
Per la neve che si scioglie per i primi fiori
Per gli animali puri che l’uomo non spaventa
T’amo per amare
T’amo per tutte le donne che non amo

Sei tu stessa a riflettermi io mi vedo così poco
Senza di te non vedo che un deserto
Tra il passato e il presente
Ci sono state tutte queste morti superate senza far rumore
Non ho potuto rompere il muro del mio specchio
Ho dovuto imparare parola per parola la vita
Come si dimentica

T’amo per la tua saggezza che non è la mia
Per la salute

T’amo contro tutto quello che è solo illusione
Per questo cuore immortale che io non posseggo
Tu credi di essere il dubbio e non sei che ragione
Tu sei il sole forte che mi inebria
Quando sono sicuro di me.

 

 

Je t’aime

 

Je t’aime pour toutes les femmes que je n’ai pas connues
Je t’aime pour tous les temps où je n’ai pas vécu
Pour l’odeur du grand large et l’odeur du pain chaud
Pour la neige qui fond pour les premières fleurs
Pour les animaux purs que l’homme n’effraie pas
Je t’aime pour aimer
Je t’aime pour toutes les femmes que je n’aime pas

Qui me reflète sinon toi-même je me vois si peu
Sans toi je ne vois rien qu’une étendue déserte
Entre autrefois et aujourd’hui
Il y a eu toutes ces morts que j’ai franchies sur de la paille
Je n’ai pas pu percer le mur de mon miroir
Il m’a fallu apprendre mot par mot la vie
Comme on oublie

Je t’aime pour ta sagesse qui n’est pas la mienne
Pour la santé
Je t’aime contre tout ce qui n’est qu’illusion
Pour ce cœur immortel que je ne détiens pas
Tu crois être le doute et tu n’es que raison
Tu es le grand soleil qui me monte à la tête
Quand je suis sûr de moi.

 

rubrica  a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte


Pubblicato il 14 Dicembre 2021

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