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Paparesta: “Danneggiati dall’arbitraggio, per i playoff mi aspetto maggiore qualità”

Il Bari ha toppato ancora una volta davanti ad un San Nicola da serie A, secondo forse soltanto alla piazza del Napoli per numeri di tifo- la squadra allenata da Camplone ha attaccato la prima mezz’ora ed al momento del gol avversario avvenuto in contropiede, in cui la difesa si è fatta travolgere in modo a dir poco ridicolo e grave, non è più riuscita a reagire. Anzi, complice anche un stato di forma superiore degli avversari, in particolari con Petkovic, ma anche con Fazio stesso, la squadra pugliese ha subito il secondo gol ed ha rischiato anche il terzo gol. Il risultato finale è stato di 1-2 alla luce del gol dal dischetto, il primo per Maniero che subentrato nella ripresa ha accorciato le distanze e non sfruttato nel finale anche una ghiotta chance davanti al numero uno siciliano. In ogni caso la storia di tale partita si ricorderà più presumibilmente per la polemica in toni vigorosi del presidente Paparesta, rilasciata ai microfoni di Skysport poiché si è sentito danneggiato pesantemente da degli errori palesi dell’arbitro, reo di aver dato un calcio di rigore inesistente per un presunto fallo avvenuto comunque a quasi due metri dall’area di rigore, e soprattutto per non aver espulso nella ripresa Fazio che era già ammonito dopo aver assegnato il penalty per i pugliesi. Lo sfogo a gran voce del presidente è stato assolutamente legittimo e ci voleva sicuramente in vista dei playoff, anche perché ancora nulla è perduto e mercoledì il Bari ha la possibilità di riscattarsi davanti ai suoi tifosi, ma di sicuro la prestazione del Bari non è stata all’altezza oltre ad aver toppato per la terza volta in casa raccogliendo la miseria di un punto nelle ultime tre partite, e ciò sia dalle dichiarazioni del presidente che da quelle dell’allenatore non si evince. Tuttavia le dichiarazioni del patron a riguardo dell’arbitraggio sono state le seguenti: “Complimenti al Trapani perché ha meritato il terzo posto alla luce di un girone di ritorno top e anche quest’oggi. Ma mi tocca segnalare un arbitraggio non all’altezza e stasera le scelte arbitrali ci hanno penalizzato come già successe contro il Latina quando ero divenuto presidente da meno di un mese e mezzo. Sono stato anche io arbitro, ma certe scelte sono davvero incredibili. Il fallo da fuori area di Donkor sul rigore era palese, ma anche la stessa gestione della partita è stata tutta discutibile. Parliamo del rigore dato agli avversari: il regolamento è chiaro ed in caso di fallo di mano, il giocatore anche se già ammonito, va espulso, non comprendo perché Fazio non è stato espulso. Vorrei tanto saperlo dalla dirigenza degli arbitri o dal direttore di gara stesso la motivazione. Una partita che a venti venticinque minuti, poteva avere un diverso esito. Abbiamo subito solo torti arbitrali in questa stagione, non vorrei perché sono stato un arbitro uscito dall’AIA. Ora abbiamo i playoff e mia spetto che siano prese le decisioni più saggie e mirate con una classe arbitrale adeguata”.

Il tecnico Camplone, invece, non si è soffermato a parlare degli errori, ed ha preferito analizzare la gara vedendo il bicchiere, a modo suo, mezzo pieno,  e mercoledì sera i biancorossi dovranno scendere daccapo in campo per affrontare il Novara in forma strepitosa: “Non sono arrabbiato, ma soltanto amareggiato per quello che non sta avvenendo. Abbiamo disputato un buon primo tempo, e siamo stati puniti in contropiede alla loro prima azione. Quando attacchi è normale esporsi a dei rischi, poi bisogna essere bravi a chiudere ed arginare gli avversari e noi non ci siamo riusciti. Il rigore nella ripresa e l’espulsione non data ci hanno tagliato le gambe. Avremmo potuto anche pareggiare e forse fare qualcosa di più in superiorità numerica, ma loro hanno giocato in dieci arroccati dietro la linea della palla ed è stato di conseguenza tutto più difficile. In ogni caso, o quarti, o quinti, le partite vanno sempre giocate senza fare calcoli. Noi ci siamo complicati da soli. Adesso il cammino è in salita e pensiamo da stasera già al Novara ed a vincere davanti al nostro pubblico che ci ha sostenuti anche stasera. C’è bisogno di più cattiveria e convinzione, noi ci crediamo”. Parole forse di circostanza, o probabilmente perché l’ha realmente vista così il tecnico biancorosso, ma di fatto il Bari delle ultime cinque partite ha dimostrato di essere calato fisicamente e a livello psicologico, ed in difesa commette delle ingenuità a tratti imbarazzanti provocate dal centrocampo che non difende adeguatamente. Ma nella serata di ieri l’altro dato preoccupante è stato l’inserimento dal primo minuto di Donati e Valiani, lasciando la forza esplosiva ed energie a tutto campo un Romizi che avrebbe protetto meglio le incursioni di Petkovic e soci. Scelte discutibili anche perché chi vede tutti i giorni i giocatori e ne valuta le condizioni psico-fisiche è sempre il tecnico, però è pur vero che il Trapani mordeva i giocatori biancorossi su ogni pallone a differenza della squadra barese che invece sembrava intimorita e bloccata psicologicamente. Mercoledì sera, tuttavia, il Bari dovrà affrontare l’ottava classificata che è il Novara, reduce quest’ultima dall’ultimo turno di campionato in cui si è imposta con un perentorio 4-0; la partita che sarà uno spareggio di solo andata con eventuali supplementari non lascerà spazio ad errori fatali ed ingenuità e bisognerà essere pragmatici come d’altronde il Bari ha dimostrato nel girone di ritorno prima delle ultime cinque partite. O si cambia registro in fretta o anche in questa stagione bisognerà ammettere di aver fallito l’obiettivo senza appellarsi agli errori della classe arbitrale perché quelli di squadra sono stati di gran lunga superiori, ai posteri l’ardua sentenza.

M.I.  


Pubblicato il 21 Maggio 2016

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