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Parco 2 Giugno: nemmeno un catenaccio per ‘proteggere’ lo scempio del bar

Ce ne siamo occupati qualche giorno fa su queste stesse colonne, in prima pagina, con le foto che parlavano da sole di quello scempio compiuto da vandali e teppisti all’interno del fu bar/pizzeria all’interno del parco 2 giugno. Ci siamo tornati domenica mattina e, con non poca meraviglia, abbiamo constatato come non solo non fosse cambiato niente tra finestre e vetri rotti, tendoni strappati e banconi frantumati, ma neppure i due cancelletti di accesso che avevano lasciato ingresso libero ai teppisti di cui sopra, erano stati chiusi. Giusto per evitare altri ‘raid’. Insomma, nessuno della sezione giardini del Comune di Bari (ente proprietario dell’area) o della Bari Multiservizi SpA, la società comunale che dovrebbe esercitare funzioni di controllo e custodia in quell’area, hanno avvertito il dovere almeno di chiudere i cancelletti con un lucchetto o un catenaccio (costo massimo 10/15 euro). Sicchè, ripetiamo a beneficio di distratti o troppo impegnati, gli interni dell’ex bar–punto di ristoro del parco 2 giugno restano alla mercè di tutti, anche se ci sono baldi funzionari e dirigenti comunali che dirigono settori, uffici e servizi e che magari, pur sapendo di tutto ciò, non fanno niente. Epperò continuano tranquillamente a percepire i loro bei premi e stipendi. Sì, ricapitoliamo: per chi ci fosse andato un annetto fa, quando ancora funzionava il vecchio bar/pizzeria, è davvero un pugno in faccia vedere come i vandali in pochi minuti di pura follia, hanno ridotto quell’oasi all’interno dell’unico polmone verde cittadino. Vetri rotti, bancone sfondato, spray e scritte dappertutto, sporcizia, fili e tendaggi ridotti a brandelli penzolanti e tanto altro, lo spettacolo che si presenta a chi –pazzesco ma vero…- accede là dentro solo spingendo una porticina senza manco una catenella, nonostante siano  trascorsi appena dieci giorni dalla nostra prima denuncia in prima pagina. Dall’esterno, infatti, ma anche dall’interno del parco, si può entrare liberamente nell’ex bar/pizzeria del parco 2 giugno e godersi lo scempio, giusto per capire subito che i nostri amati vandali-distruttori non sono stati neppure costretti a forzare una porta o saltare un muretto. Ma anche giusto per capire quanto ci tiene il Comune di Bari al suo patrimonio, visto e considerato che nessuno a Palazzo di Città ha preso in considerazione i pericoli corsi dai più piccoli che possono accedere in quel putiferio di vetri rotti e trappole solo spingendo un cancelletto scuro. Intanto, però, l’ente proprietario il mese scorso ha pubblicato un bando per darlo in gestione, quello spazio ristoro distrutto e inutilizzabile. Va ricordato che locale bar e area pertinenziale nel bando comprendevano anche i bagni pubblici –  sempre presso il parco di Largo 2 Giugno – che dunque il futuro gestore dovrà provvedere a tenere in ordine e puliti. Vale la pena ricordare che l’assessore comunale al Patrimonio Vincenzo Brandi ha avuto il coraggio di proclamare che grazie a questo bando <<…riusciremo a rimettere a nuovo tutte le strutture abbandonate esistenti all’interno di parchi e giardini comunali>>? Serve ripetere che questo genere di amministratori s’illudono di <>? O che a parole, loro e i loro degni funzionari e dirigenti, vorrebbero in questa Città <<…far rivivere luoghi di socialità e di aggregazione fondamentali per la comunità cittadina sottraendoli al degrado e al vandalismo?» Meglio, molto meglio soprassedere ed evitare ulteriori commenti, per non rischiare altre ridicole minacce e querele per diffamazione….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 19 Luglio 2016

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