Primo Piano

Parco De Bernardis, lavori ancora a rilento: come mai?

Siamo ormai alla fine di luglio, termine previsto dal capitolato d’oneri d’appalto, e all’orizzonte ancora non si vede la fine dei lavori per il Parco “De Bernardis”. La sua è una lunga storia, che ebbe inizio nel lontano settembre 2001, quando i residenti del quartiere Libertà inviarono al Gruppo Indipendente di via Trevisani una petizione popolare, con oltre duecento firme, affinchè la vasta area di circa duemilacinquecento metri quadrati compresa tra le vie De Bernardis, Canonico Bux, monsignor Nitti e don Bosco, abbandonata da oltre quarant’anni e in evidente stato di degrado, venisse trasformata in un parco attrezzato per il quartiere, intitolato a Mimmo Bucci, il giovane cantante del Libertà scomparso tragicamente in un incidente stradale sul lungomare nel maggio 2007. Il progetto prevedeva la realizzazione di un giardino terrazzato con aiuole e montagnole, una sala lettura con sedute in pietra, una zona ristoro con un chiosco ottagonale in ghisa, fontana a cascata con vasca semicircolare, aree ludiche e sportive per bambini e ragazzi: un vero e proprio polmone verde per il quartiere, come lo ha definito a suo tempo l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Lacarra. Prima di arrivare all’apertura ufficiale del quartiere, tuttavia, Michele e Luigi Cipriani, rispettivamente Consigliere Provinciale del PDL e Segretario Politico del Gruppo Indipendente Libertà, hanno dovuto combattere battaglie lunghe ed estenuanti, costellate da reiterati interventi, come emendamenti, petizioni, scioperi della fame, interpellanze, occupazioni dell’aula consigliare, denunce, diffide e solleciti. A fine 2009, infatti, sempre Lacarra prometteva pubblicamente che quel parco promesso agli anziani, ai ragazzi e alle famiglie dell’VIII circoscrizione sarebbe stato ultimato nel settembre dello stesso anno. “Ancora una volta bugie!”, aveva quindi risposto Luigi Cipriani, dinanzi alla mancata cantierizzazione. E in effetti ad oggi quelle promesse non sono state ancora mantenute. I lavori avrebbero dovuto concludersi questo 27 luglio, ma in realtà sono ancora fermi al 50%: ad esempio, non sono state realizzate la fontana e la pavimentazione in legno e mancano le piante. Come mai? È quello che si chiedono Michele e Luigi Cipriani, i quali denunciano l’inattività dei lavori nel cantiere da ben quindici giorni e pretendono le dovute risposte dall’assessore ai Lavori Pubblici Marco Lacarra: “C’è un capitolato preciso che prevede la conclusione dei lavori del cantiere entro il 27 luglio e così non è stato: vogliamo risposte, vogliamo conoscere i fattori ostativi. Non possiamo assistere indifferenti di fronte a queste cattedrali del deserto – dichiara Luigi Cipriani  –  Non si sono nemmeno degnati di giustificare pubblicamente i motivi dei ritardi dei lavori. I soldi sono dei cittadini, hanno il diritto di sapere: loro invece si trincerano dietro il silenzio e noi non possiamo tollerarlo.” Con la stessa passione con cui da anni porta avanti questa battaglia, Luigi Cipriani intende quindi non fermarsi nemmeno questa volta dinanzi al silenzio dell’amministrazione comunale e promette di procedere sia mettendo la Corte dei Conti al corrente di questa deprimente situazione, sia facendo partire, eventualmente, una diffida verso l’assessore, nel momento in cui quest’ultimo non si degni ancora una volta di spiegare perché i termini di consegna del cantiere non sono stati rispettati e quando l’VIII circoscrizione potrà finalmente vedere quel polmone verde che le era stato promesso con tanto entusiasmo.

 

Lorena Perchiazzi

 


Pubblicato il 26 Luglio 2012

Articoli Correlati

Back to top button