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Parco De Bernardis, slitta ancora la ripresa dei lavori

Sembrava cosa fatta l’apertura del Parco De Bernardis, ma l’otto dicembre sta arrivando a grandi passi e la consegna del megapolmone verde sembra destinata  a slittare ancora una volta. Ne sono certi Michele e Luigi Cipriani, rispettivamente consigliere provinciale e segretario del Gruppo Indipendente Libertà, pronti a tornare in argomento per denunciare che anche questa volta, l’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici Marco Lacarra dimostra di essere colui che rimarrà negli annali della storia amministrativa cittadina per la consolidata fama di Assessore dei “Cantieri Museo”. Fuor di metafora e facile ironia, nonostante il mancato rispetto dei tempi di ultimazione e consegna del Parco, previsti dal capitolato d’appalto per quattro mesi fa e precisamente per il 27 luglio scorso, a tutt’oggi, nel cantiere del parco De Bernardis lavorano solo pochi operai. Maestranze che, sempre a parere di Cipriani padre e figlio, difficilmente riusciranno a completare i lavori in tempo utile per la consegna già slittata all’8 dicembre. Una data, quest’ultima sventolate dall’assessore in uno dei suoi tanti sopralluoghi, che inevitabilmente slitterà a ulteriore nuova data. Insomma, la “farsa” delle promesse e impegni presi in pompa magna puntualmente non rispettati, continua. Per questo Michele e Gino Cipriani ne approfittano per “ringraziare” alcuni rappresentanti politici, i quali, solo ad ultimazione dell’opera, si sono accorti che, nel quartiere, si sta realizzando un parco e tentano di apparire per meri fini elettorali, rilasciando sterili dichiarazioni sui ritardi della consegna del parco. “Ci chiediamo: cosa hanno fatto questi “politici” per la realizzazione del parco? Quale concreto impegno hanno mai profuso costoro, mentre i sottoscritti Cipriani Luigi e Michele intraprendevano, negli anni, molteplici iniziative politiche per la realizzazione del parco, fino ad arrivare finanche all’occupazione per tre giorni dell’aula Consiliare del Comune?”, rimarcano i due politici assai noti del rione Libertà. Dieci anni ci sono voluti, ma al posto di topi ed erbacce arriva un polmone verde al Libertà. Eppure un anno e mezzo fa il più pareva fatto, al Comune di Bari, per vedere realizzato il sogno di tantissimi residenti di uno dei quartieri più poveri di verde, a Bari: con Determinazione dirigenziale 2011/03577–100/00186 del 25 maggio 2011, sono stati definitivamente aggiudicati alla ditta ‘Modugno Costruzioni’ da Bari i lavori di “sistemazione a verde attrezzato” (somma complessiva 413 mila e 960 euro) a seguito d’un  ribasso pari a 25, 913%.

 

Un sogno lungo dieci anni per i residenti del Libertà

 

Lo spazio abbandonato da oltre quarant’anni dai proprietari del suolo riattato a verde, Ferrovie dello Stato prima e Comune di Bari dopo, è stato oggetto del desiderio dei soliti procacciatori di “voti”, si sfogavano già alla fine dell’anno scorso i Cipriani contro politicanti che promettevano per poi “dileguarsi” dopo le elezioni. Un iter da ricordare, dunque, quello che, dall’estate 2001 ad oggi, ha condotto alla costruzione d’un polmone verde anche al rione Libertà con la realizzazione del  “Parco” de Bernardis progettato dall’arch. Francesca Mallardi. Dalla petizione alla gara d’appalto – Tutto iniziò nel lontano settembre 2001 con una petizione popolare  (oltre duecento firme) inviate al Gruppo Indipendente di via Trevisani dai residenti dell’area compresa tra le vie De Bernardis – Don Bosco, riguardante l’utilizzo d’uno spazio in totale stato di abbandono per una estensione di circa  2.490 mq. Che tutti volevano trasformare a parco per il quartiere. Ebbene, dopo reiterati interventi  e pressioni nei confronti delle FF.SS., la Federservizi (agenzia che tutela il patrimonio delle FF.SS.), con nota  Fer. BA/072 dell’8 aprile 2004 comunicava testualmente che “…sono state avviate le attività propedeutiche intese alla dismissione dell’area in questione”. Ma non è finita, naturalmente: il 12 giugno ‘06 il Gil dei Cipriani, con un’interrogazione ‘urgente’, invitava l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari ad attivarsi per il cambio di destinazione d’uso dell’area in questione, esclusivamente a verde pubblico attrezzato arredato da alberi, piante, giostrine e relativa recinzione. E un mese dopo il Comune faceva sapere che la inchiesta di modifica della destinazione d’uso, era stata accolta, e pertanto inviava tale decisione anche all’VIII Circoscrizione (Libertà) per il parere (non vincolante) da parte di quest’ultima. Successivamente, nella seduta del Consiglio 17 aprile 2007 l’assessora prorogava al 2008 (slittamento necessario per completare l’iter progettuale ed attivare tutte le procedure per l’esproprio dell’area in questione) la realizzazione del “Parco” e ad aprile 2009 la Giunta Municipale adotta l’ultimo atto per poter procedere alla gara, ossia l’approvazione relativa al progetto definitivo. A seguito di nostre ulteriori solleciti e diffide del Gil per la mancata cantierizzazione, a fine maggio 2010 l’Assessore Lacarra dichiarava che il cantiere sarebbe stato aperto entro la metà di settembre 2010, non certamente l’ultima bugia. Infatti siamo giunti a fine 2012 e l’apertura del parco pare in alto mare. Ancora…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 27 Novembre 2012

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