Parco della giustizia: approvato un altro progetto, si va avanti
Il Commissario Straordinario benedice il provvedimento che conclude la conferenza dei servizi
Sede unica della giustizia a Bari, chiuso l’iter di approvazione del progetto del ‘Parco della Giustizia’, il Commissario straordinario, Antonio Ottavio Ficchì adotta il provvedimento che conclude la Conferenza dei Servizi, approvando il progetto di fattibilità tecnico economica dell’intervento. Successivamente, l’Agenzia del Demanio, in qualità di stazione appaltante, darà mandato ai progettisti di completare la progettazione definitiva, mentre però il comitato di scopo che si oppone al progetto lamenta la totale inosservanza delle sue osservazioni, puntuali e concrete sulle arbitrarie applicazioni delle leggi in vigore. Ma il Commissario Ficchi sembra abbastanza tranquillo e ha ringraziato in ogni caso “tutti i soggetti che hanno fornito il loro contribuito nella conferenza dei servizi istruttoria e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme”. Ma non solo: ha espresso soddisfazione per il risultato conseguito e l’avanzamento delle attività per la realizzazione di un’opera così complessa anche il sottosegretario alla giustizia Francesco Paolo Sisto. “Il Parco della Giustizia di Bari è un grande progetto di riqualificazione urbana grazie al quale sarà possibile riunire tutti gli uffici giudiziari del territorio”, ha commentato a sua volta Sisto. “Saranno costruiti quattro edifici, realizzati secondo i più avanzati modelli di efficientamento energetico, sostenibilità ambientale e standard progettuali, e creato un grande parco urbano circa 10 ettari. La soddisfazione del ministero per questa intelligente opera di edilizia giudiziaria, che valorizza efficienza, ambiente e territorio non può non essere espressa”. Con questa operazione, la superficie costruita passerà dall’attuale 87% al 30% e l’area verde dall’attuale 13% al 68%, con circa 900 alberi tra nuove piantumazioni e recupero del verde presente. Attualmente sono in corso i lavori di demolizione delle 26 caserme in disuso, attività che seguono protocolli molto severi in termini di sicurezza, del contenimento dei rumori, di conservazione della flora e della fauna esistente e che termineranno entro la fine dell’anno. Ma come detto sono rimaste sottotraccia le osservazioni prodotte dal comitato di scopo per un vero parco verde guidato dall’ex presidente della Sesta Circoscrizione Leonardo Scorza. E ciò perché la ipotizzata realizzazione della Cittadella della Giustizia non solo sottrarrebbe una grande e vitale “Area Verde” all’ossigenazione dei cittadini residenti, ma causerebbe anche enorme e insostenibile aumento dell’inquinamento dell’aria. Tutto quanto, come osservato dai legali del comitato nella pila di documenti depositati presso le cancellerie dei giudici amministrativi – …e forse presto anche all’attenzione di chi dovrà valutarne la rilevanza in altre sedi – per l’incremento di traffico veicolare attratto dalla ipotizzata funzione giudiziaria proveniente dal Distretto della Corte di Appello di Bari, comprendente le tre province di Bari, Foggia e Barletta-Andria-Trani. Con conseguente e irreparabile danno alla salute pubblica che, però, per il momento, è uno dei tanti aspetti secondo gli ambientalisti baresi non adeguatamente preso in considerazione da chi pensa a dispensare fondi e progetti per sanare la piaga della giustizia-spezzatino nella Città di Bari…
Francesco De Martino
Pubblicato il 5 Agosto 2023