Cronaca

Parco dell’indecenza e criminalità, altro che rinascita…

Uno dei luoghi maggiormente frequentati della Città con la bella stagione e cioè il grande polmone verde che ha preso il posto dei palazzoni abbattuti quasi vent’anni fa sul lungomare a sud di Bari, fa brutta mostra con le sue distese di rifiuti, erbacce, degrado e prostituzione fin dalle prime ore del pomeriggio. Ancora una volta parco Perotti, quello che doveva essere simbolo per la rinascita secondo l’ex amministrazione civica guidata da Michele Emiliano, il parco della legalità, è oggi invece, con un gioco di parole, il “parco dell’illegalità”. A denunciare la situazione di degrado è l’associazione “Sos Città” che ha raccolto le decine di segnalazioni dei cittadini sulla sua pagina Facebook. Ed entriamo nei dettagli di una denuncia che segue almeno altre cento di comitati, altre associazioni o semplici cittadini indignati che però, anche messe assieme, non hanno scalfito l’immobilità cronica di sindaci, assessori, tecnici e politici avvicendatisi al Palazzo di Città. “Scarsa pulizia e mancanza di presidi di sicurezza creano, insieme ai fenomeni di criminalità, gli esatti presupposti per rendere questo parco inadatto all’utilizzo per il suo fine naturale, oltre che inadeguato per una città come Bari”, denunciano instancabilmente anche i rappresentati di Sos Città. “I cittadini ci hanno lamentato come la pulizia da parte di Amiu sia totalmente assente! Non a caso, sotto uno dei gazebo, è stata organizzata una vera e propria festa con tanto di falò acceso nell’assoluta noncuranza da parte dell’amministrazione comunale prima, senza che nessuno abbia provveduto alla pulizia dopo” Quel che più preoccupa, senza dubbio, il fenomeno della prostituzione che rende il parco Perotti addirittura un punto di riferimento. Anche su questo argomento denunce, esposti e articoli su giornali locali e non si sprecano. “Il parco si presenta con numerosi cespugli che, non essendo mai stati curati, hanno creato delle vere e proprie grotte all’interno delle quali ci sono delle vere e proprio discariche! Inoltre, la presenza di fazzolettini, indumenti e preservativi della stessa marca, ci fa credere che non solo il fenomeno esista, ma che addirittura sia divenuto “ordinaria attività” – prosegue il Presidente, Danilo Cancellaro – “Noi scherzando le abbiamo definite grotte dell’amore, ma in realtà sono delle vere e proprie grotte dell’orrore in cui ogni giorno povere donne vengono sfruttate, abusate e usate per soddisfare i desideri più svariati degli uomini. Un’amministrazione che non interviene, che non reprime tale fenomeno è a tutti gli effetti complice di tutto ciò”, conclude Cancellaro. E dunque, “…siamo di fronte ad una vera e propria emergenza ambientale, sanitaria e sociale e nessuno fa nulla. Ricordiamo che il parco è un luogo in cui portare i bambini a giocare, considerando che anche le giostrine (poche) presenti, sono malridotte e alcune anche divelte”, prosegue Dino Tartarino, vice presidente di Sos Città. Proprio da queste colonne l’ex consigliere comunale Gino Cipriani riaccendeva i fari sul parco Perotti, chiedendo a Prefettura, Polizia Locale e Questura di intervenire per salvaguardare l’ordine pubblico da quelle parti, ma è stato tutto inutile, come detto. Che altro fare? “L’appello che rivolgiamo al sindaco Antonio Decaro e all’assessore Petruzzelli è innanzitutto di effettuare un intervento di pulizia corposo, non superficiale, anche all’interno dei cespugli, così da ripristinare le adeguate condizioni igienico-sanitarie. Successivamente, d’intesa con le forze dell’ordine, l’impegno dev’essere quello di debellare il fenomeno della prostituzione, considerato che ci troviamo a due passi dalla città, altrimenti a nulla possono servire le belle parole utilizzate quando si parla di riqualificazione del lungomare a sud della città” – concludono in una nota i due rappresentanti di “Sos Città”.

 

Antonio De Luigi

 

 

 

 


Pubblicato il 19 Settembre 2018

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