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Parco Lama Balice: ”C’è chi sta giocando con la pelle dei lavoratori”

S’infiamma la vertenza di tredici lavoratori alle dipendenze dell’Ente Parco ‘Lama Balice’ con la prospettiva, tra otto giorni esatti, di rimanere senza lavoro. A tornare in argomento il Segretario Provinciale del Sindacato Autonomo Confail, Pompeo Fino, deciso a non tacere su questa vertenza, come stanno facendo tanti altri politici, amministratori e sindacalisti, “Sono lavoratori disposti a tutto e la maggiore responsabilità di ciò che sta accadendo ricade sul Comune di Bari, ente Capofila della Convenzione per la gestione del Parco, concretizzata fra Comune di Bari, Comune di Bitonto e Provincia di Bari ad agosto 2008. Ora serve un’azione coraggiosa del Sindaco Emiliano a favore dei dipendenti del Parco, come ha già fatto con la “Fondazione Petruzzelli”, spiega il segretario del sindacato autonomo barese. Che ovviamente ha chiesto a Emiliano di trovare una soluzione tecnico-legale che permetta la continuazione del rapporto di lavoro dei dipendenti oltre il 28 febbraio, garantendo così la sopravvivenza del Parco. Insomma, non è possibile che questi Enti, compresa la Regione Puglia, non riescano a sedersi intorno ad un unico tavolo di concertazione coi Sindacati e trovare una soluzione. Non è possibile che per “beghe”  politiche interne fra quattro Istituzioni –spiega ancora Fino- non si riesca a sciogliere il nodo politico per costituire l’Ente Parco di Lama Balice, con la nomina del Consiglio di Amministrazione e d’un Direttore Generale che potrebbero risolvere sia la gestione del Parco che la gestione occupazionale. Invece la solita storia: in campagna elettorale tutti promettono di creare posti di lavoro ed eliminare la precarietà, trasformando tanti “bamboccioni” in uomini che lavorano con serenità. “I politici, oggi, hanno l’occasione giusta per trasformare questi tredici lavoratori precari in lavoratori a tempo indeterminato, atteso che questi già lavorano in una struttura, la cui sopravvivenza ha bisogno delle loro competenze e professionalità. E’ necessario continuare la quotidiana manutenzione e non interrompere, quindi, il 28 febbraio il rapporto di lavoro con queste figure altamente professionali e competenti. Semprecchè non vi siano altre “fantasie” politiche, che vogliono sostituirle con eventuali cooperative o soluzioni alternative,  lasciando credere ai lavoratori in scadenza di rapporto attuali che non esistono i termini giuridico-legali  per rinnovare loro il contratto”, incalza Fino. Parliamo di lavoratori abbandonati dalle Istituzioni forse perché in questo momento figli di nessuno, assunti dal Comune di Bari il 31 dicembre 2008, ma oggi mortificati e stanchi del silenzio che li circonda.
 
Per questi lavoratori i comuni si lavano le mani preparando altri bandi
 
Le loro attività riguardano Villa  Framarino, masseria storica sita nel Parco, mentre sia  l’ex Assessore all’Ambiente Maugeri che il Direttore Generale Leccese, che il Capo di Gabinetto Rinella, pur felici dell’ottimo risultato ottenuto, hanno malinconicamente affermato che : “….non vi sono soluzioni per il rinnovo contrattuale, sia sotto il profilo giuridico che per  mancanza di fondi…”. E invece? Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 586 del 1 Luglio 2006 era stato approvato l’Intervento “Recupero e Riqualificazione ambientale in località Lama Balice” mediante utilizzo del finanziamento di cui al Programma Triennale di Tutela Ambientale 1994/1996. Parallelamente alla costituzione del Parco, il Comune di Bari aveva indetto una selezione pubblica per l’assunzione di sedici unità lavorative (oggi sono tredici) assunti con contratto full-time a tempo determinato per diciotto mesi, comprensivi di attività didattico-formative. Il Consiglio Comunale, nella seduta del 28 aprile 2010, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si incaricava la Giunta Comunale ad utilizzare parte delle risorse finanziarie del Bilancio 2011 per il fabbisogno del personale al fine di prorogare fino al 31 dicembre 2011 i contratti di lavoro delle unità lavorative per un totale di altri diciotto mesi. Questo però non è avvenuto: con “Determinazione” del 29 giugno 2010 della Ripartizione Tutela Ambiente-Sanità-Igiene, i contratti sono stati rinnovati soltanto per altri otto mesi (scadranno il prossimo 28 febbraio) mediante copertura  finanziaria delle economie di gara. “In parole povere non sono stati comperati libri per la biblioteca, piante, un autobotte, un trattore e quindi vengono utilizzate le somme relative alle economie di gara, ma non viene preso in considerazione l’invito ad utilizzare parte delle risorse finanziarie del Bilancio 2011”, rimarca Pompeo Fino. Deciso a ricordare che la procedura d’assunzione dei lavoratori del parco è avvenuta mediante Concorsi per le figure Amministrative ed Organizzative e mediante Selezioni dalla Lista di Collocamento per le figure tecniche (quali autisti – giardinieri – addetti alle pulizie). Ed ora, a un passo dalla scadenza del Contratto, questi lavoratori continuano a frequentare un Corso di Formazione specifico in campo naturalistico presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari, sviluppando altre e maggiori competenze. E infatti effettuano anche servizi fuori del Villa Frammarino, “utilizzati” presso la Ripartizione Ambiente con compiti diversi, “in modo capestro” inseriti con una “specifica clausola vessatoria” nel Contratto di Assunzione. L’Assessore all’Ambiente del Comune di Bitonto ha precisato che  “la situazione dei dipendenti non dipende da Bitonto, visto che tra loro non vi è un cittadino bitontino e non hanno mai lavorato per noi. Un interessamento, pertanto, del Comune a questa vicenda, seppur spiacevole e dolorosa, è impensabile”. Beh, il segretario Confail ricorda all’Assessore bitontino che i lavoratori sono tutti italiani e che in ogni caso uno di loro è nato a Bitonto, ha studiato e vissuto a Bitonto ed ora vive Santo Spirito. Tornando coi piedi per terra: chi porterà a termine il progetto avviato da questi lavoratori? Chi si occuperà di tutte le attività volte alla valorizzazione del Parco? Da dove verranno reperite altre figure per sostituire gli attuali dipendenti nelle mansioni di cui si sono occupati finora? Voci di corridoio fanno rimbombare che si vorrebbe affidare la gestione del Parco ‘Lama Balice’ a una Cooperativa, vincitrice di gara, ma anche in questo caso, fa sapere Confail, dev’essere inserito nel bando di gara l’obbligo di assunzione dei lavoratori già esistenti all’interno della struttura. Come già accaduto per la cooperativa affidataria delle pulizie del Comune di Bari: a buon intenditor…
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 


Pubblicato il 20 Febbraio 2011

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