Cronaca

Parlano l’assessore e il direttore Agea: Psr tra alti e bassi

Non si placano le polemiche sull’applicazione del Piano di Sviluppo Regionale tra chi lo sostiene a colpi di conferenze stampa come fa l’assessore all’Agricoltura Di Gioia e chi parla di occasioni perse e ritardi incolmabili, come stanno facendo i consiglieri di Minoranza di via Capruzzi. Secondo gli ultimi colpi ad alzo zero del presidente del gruppo Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo, dopo le smentite di addetti ai lavori e associazioni di categorie, in seguito appunto all’ultima conferenza stampa, l’assessore al ramo si sarebbe dovuto dimettere. Zullo cerca di essere chiaro: <<Governare fa rima con “ragionare” che vuol dire discutere, confrontarsi… Non con il principio di chi ha più “ragione” che, invece, sembra muovere l’assessore all’agricoltura Di Gioia di fronte al fallimento della sua gestione. Sia per quello che concerne la Xylella e sia per l’attuazione del PSR, Di Gioia prima si erge a unico detentore della “verità”, convocando un’assurda quando inutile conferenza stampa dal titolo alquanto presuntuoso, Operazione Verità, e poi convoca i rappresentanti delle categorie per lunedì prossimo, 19 marzo, per un confronto addirittura in streaming! Sarebbe stato opportuno –continua Ignazio Zullo – procedere in modo inverso anche perché le osservazioni che sono giunte dalla Copagri, dopo la conferenza stampa, sono tali che avrebbero indotto chiunque a dimettersi se è vero come sostiene che la mancanza di risorse era nota già prima della pubblicazione dei bandi, così come le falle nel sistema informatico hanno prodotto ritardi e influito negativamente sulla presentazione del domande che fra una proroga e un’altra sono lievitate a dismisura>>. Conclusione? Di Gioia faccia il mea culpa, come il suo presidente lo sta facendo per altre vicende pugliesi che stanno mettendo in evidenza il fallimento di tutte le più importanti politiche regionali. Ma in prima linea da tempo sul Psr anche i parlamentari pugliesi del movimento 5 Stelle, che ieri hanno incontrato il direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini per monitorare, appunto, lo stato dei pagamenti in agricoltura. Resta il nodo dei fondi PSR, ancora al 10% in alcune Regioni. Ma andiamo ai fatti. La domanda unica 2017 per l’erogazione dei fondi europei agli agricoltori ha raggiunto, a campagna non terminata, il 91% dei pagamenti che dovrebbero concludersi entro giugno. Il prossimo 15 maggio, senza nessuna deroga, va presentata la nuova domanda e i sistemi sono aperti fin da oggi. “La questione diventa più complicata se consideriamo il capitolo dei fondi sullo Sviluppo Rurale. Quest’anno, infatti, si dovrà raggiungere una domanda grafica del 100% anche per i Psr. I numeri non danno alibi: la quota di pagamento nazionale è sotto la media europea e ci sono Regioni particolarmente indietro come Campania, Puglia, Liguria dove la quota è sotto il 10%. In questo caso – ha sottolineato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – bisogna constatare un concorso di colpa tra Agea e Regioni, perché se da un lato le procedure informatiche non sono del tutto completate (99% nel 2015 e 90% nel 2016), dall’altro vi è una produzione tale di misure che non ha uniformità. Il 20% delle anomalie sono dovute a Iban non più attivi che dovrebbero essere aggiornati dall’agricoltore. Per quanto riguarda il capitolo assicurazioni la buona notizia è che non si rischia il disimpegno automatico, ma entro la fine dell’anno andranno pagati oltre 250 milioni di euro. Infine, è stato chiesto ad Agea di accelerare e magari guadagnare anche il premio di performance, mentre alle Regioni spetta il compito di monitorare le ‘misure investimento’ poiché, se non risultassero appetibili, nel 2019 si potrebbero avere criticità. <<Continueremo a monitorare la situazione – la conclusione del parlamentare a cinquestelle – aggiornando gli interessati, a lavorare per snellire le procedure e rendere omogenee le misure in modo da semplificare il sistema e garantire pagamenti più rapidi>>. Sperem…

 

Antonio De Luigi

 

 


Pubblicato il 16 Marzo 2018

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