Parte il corpo dei “vigili top gun” e ci sono già i primi 90mila euro
Quattrocento tute tattiche nuove di zecca per il gruppo ‘Gisu’ all’interno della Polizia Municipale, per un spesa di 90 mila euro con tanto di determinazione di pagamento da qualche giorno sulla scrivania degli uffici finanziari, al Comune di Bari. Un impegno di spesa esagerato per qualcuno che potrebbe attizzare polemiche sotto l’albero nell’Aula di Palazzo di Città. Motivo? Prima di tutto perché in tempi di crisi sarebbe stato meglio risparmiare un po’ di quattrini, almeno inizialmente, per un corpo speciale che potrebbe fare la fine degli altri, poveri vigili di quartiere. Pensati, come oramai ricordano in pochi a Bari, giusto per le elezioni che condussero al secondo mandato della giunta Emiliano e spariti nel breve volgere di poche settimane. E quindi chi ha deciso di spendere tutti quei soldi e odinare quattrocento tute avrebbe potuto lesinare, perlomeno, sul numero di quelle divise speciali (…non sono troppe, quattrocento, tenendo presente il numero complessivo dei vigili in servizio a Bari?) ma anche perché i vigili urbani in servizio ogni santo giorno vestono ancora divise vecchie, spesso sdrucite e lise. Da settembre, infatti, che bisognerebbe celebrare la gara per ordinare le nuove divise d’ordinanza invernali. Ma il tenente colonnello Stefano Donati, dirigente e comandante della polizia municipale di Bari, non ha sentito ragioni, soprattutto non ha badato a spese per questo nuovo gruppo speciale nella Polizia Municipale barese. Fiore all’occhiello, come ha già avuto modo di spiegare un paio di mesi fa, che affiancherà le forze dell’ordine (…e non le sostituirà) nell’ordine pubblico e nell’ancora più arduo compito di contrasto al degrado. Un gruppo di intervento per la sicurezza urbana che, per essere ancora più chiari, avrà competenza in materia di contrasto e controllo delle situazioni di degrado e decoro urbano, come è stato disposto dal sindaco Decaro in persona.E’ lui che, come molti baresi, sa bene che sono tante, troppe le zone della città quotidianamente sottoposte ad atti vandalici, piazze e giardini presi d’assalto da vecchie e nuove pratiche vandaliche. Gli agenti con le nuove tute collaboreranno anche con altri uffici comunali di emergenza che si occupano di disagio sociale, in particolar modo dei minori, degli emarginati e delle vittime di violenza. Quando arriveranno le nuove divise tattiche –e in un primo momento c’era chi aveva parlato anche di nuovi fucili a pompa, in dotazione ai vigili-top gun…) serviranno, dunque, per attrezzare il personale che formerà il “Gisu” ed anche se certamente non saranno quattrocento, Donati è già al lavoro per scegliere a puntino chi affiancherà i primi dieci uomini già destinati a formarlo. Uomini che, dunque, indosseranno una divisa diversa, più pratica e facilmente riconoscibile, una tuta operativa come quella dei reparti speciali di Polizia e Carabinieri, con protezioni ai gomiti e alle gambe per potersi muovere con maggiore agilità. Un compito in più e di maggiore responsabilità, insomma, per chi, tra i circa cinquecentotrenta poliziotti municipali baresi, accetterà di entrare a far parte di questo corpo che –come detto- farà ordine pubblico e quindi, tra le tante altre cose, dovrà anche controllare il territorio con maggiore presenza e insistenza. Per prendere, ad esempio, con le mani nel sacco chi abbandona rifiuti pericolosi in città o mette a rischio l’ambiente nell’ampio territorio cittadino. Il Comandante Stefano Donati, come sa bene chi lavora al suo fianco, ci tiene molto a questo corpo speciale, anche perché, dopo dieci anni trascorsi al comando dei caschi bianchi baresi, potrebbe essere una delle sue ultime impronte a via Toscanini, visto che a marzo dell’anno venturo potrebbe lasciare il suo posto al dottor Michele Palumbo, fresco vincitore di concorso al Comune di Bari.
Francesco De Martino
Pubblicato il 16 Dicembre 2014