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Pasquale Marino, l’uomo della possibile svolta

Il direttore sportivo Polito ha virato forte sul nuovo allenatore

Una conferenza stampa durata oltre un’ora quella della presentazione del nuovo mister, dove per pi di mezz’ora ha parlato il diesse Ciro Polito che si è assunto tutte le responsabilità e messo la faccia, come d’altronde ha sempre fatto anche in passato in momenti difficili. Ma ad onore di cronaca il suo Bari si è sempre rialzato e l’auspicio che tutti si augurano è che possa accadere anche in questo caso, anche se come cronisti non mancheremo di essere critici ed analizzare ciò che accade sul “prato verde”. I giudizi e le somme si tirano alla fine, avrebbe detto anche questo Ciro Polito, proprio l’altro ieri. Pasquale Marino che ha avuto come suo calciatore proprio il direttore è stato scelto per imprimere quella svolta che serve al Bari dopo nove gare di campionato in cui ha raccolto soltanto una vittoria, contro la Cremonese. Nell’ultima partita in particolar modo il Bari non ha brillato e complice la sosta ed un atteggiamento evidentemente tecnico –tattico considerato remissivo e forse troppo conservatore ha indotto il direttore sportivo al cambiamento in sella. Non si sa, se come ha qualcuno e qualche organo di informazione aveva paventato si fosse creata una frattura tra alcuni senatori del gruppo ed il tecnico, cosa anche improbabile perché nell’ultima gara Di Cesare è stato tra i migliori, però nel calcio bisogna in qualche modo prendere sempre delle decisioni o aspettare il susseguirsi degli eventi. In questo caso il Bari ha deciso così, e lo stesso Marino in conferenza stampa avrebbe asserito, dall’alto della sua esperienza, molto positiva se si pensi ai periodi di Udine, Catania, Foggia ed in altri casi ma anche con delle negatività, che quando si è reduci da una finale perso è quasi peggio se non lo è di una squadra che è retrocessa dalla A, e la stessa classifica evidenzia come la Sampdoria, da tutti accreditata a vincere il campionato quasi a mani basse. Ma la realtà evidenzia un’altra classifica ed il Bari è a metà del guado, con ancora dieci partite per terminare il girone di andata e spostare gli equilibri in un senso o nell’altro. Di fatto Marino non è uno che ha un dogma calcistico, ma dal 4-3-3, alla difesa a tre riesce a portare i suoi concetti di gioco e mentalità propositiva alle sue squadre, a prescindere da ciò che ha raccolto o meno in carriera, a volte anche pagando il duro prezzo di essere subentrato in corsa. Ma questa volta, può essere un riscatto per lui che stava fermo per anno sabbatico e per il direttore sportivo Polito che si è assunto su di sé il peso della scelta, ovviamente condivisa dalla società che gli ha dato carta bianca. Il rettangolo di gioco sarà sovrano ed il primo test avverrà sabato prossimo contro il Modena, che sarebbe stato un incrocio particolare e possibile ultima spiaggia se fosse rimasto Mignani, ma urge guardare al presente ed al centrare punti perché soltanto una vittoria, anche se dovesse avvenire in modo sporco può riconquistare i tifosi e soprattutto dare autostima ad un gruppo che sebbene non è mai stata messa sotto sinora, non ha neanche dimostrato di volerla vincere ad ogni costo. Il direttore anche due giorni fa dinanzi alla stampa ed ai tanti tifosi presenti collegati sul canale ufficiale della società, di avere una squadra forte, ma che da Edjouma, al quale ha chiesto “una svegliata” e tutti quanti, ha chiesto di dare di più. Niente alibi, a Bari si deve dare molto di più, poi in quel caso saranno ugualmente applausi se si arriva a giocarsela sino in fondo, diversamente si traccerà una riga. Unico neo della conferenza stampa di due giorni fa l’assenza che perdura del presidente Luigi De Laurentiis che ha preferito rimanere in silenzio e non farsi vedere. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 


Pubblicato il 13 Ottobre 2023

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